Ha detto anche di aver ricevuto offerte di milioni di dollari dopo che il suo pezzo è diventato virale: «Le persone nell'industria musicale mi lanciano sguardi vuoti quando scarto offerte da 8 milioni di dollari. Non voglio 6 autobus turistici, 15 rimorchi per trattori e un jet. Non voglio suonare negli stadi, non voglio essere sotto i riflettori.
Ho scritto la musica che ho scritto perché soffrivo di salute mentale e depressione.
Queste canzoni sono piaciute a milioni di persone perché sono autentiche e umane. Nessun editing, nessun agente, nessuna stron***ta. Solo un idiota e la sua chitarra. Lo stile musicale dal quale non avremmo mai dovuto allontanarci fin dall’inizio».
«Non c'è niente di speciale in me. Non sono un bravo musicista, non sono una brava persona. Ho passato gli ultimi 5 anni lottando con la salute mentale e usando l'alcol per affogarla. Sono triste nel vedere il mondo nello stato in cui si trova, con tutti che combattono tra loro. Ho passato molte notti sentendomi senza speranza, pensando che il più grande paese sulla Terra stesse rapidamente scomparendo».
Non maca un riferimento biblico: «Proprio come quelli che una volta vagavano nel deserto, abbiamo perso la strada da Dio e abbiamo lasciato che i falsi idoli ci distraessero e ci dividessero. È un vero peccato».
Il fatto che un personaggio del genere abbia tanto successo, con la sua canzone che parla di povera gente stufa di sgobbare per due soldi e dover pagare tasse su tasse, a vantaggio dei "ricchi che vivono a nord di Richmond" (cioè a Whashington!) è stato interpretato da molti come il segno che esiste una maggioranza silenziosa stufa della retorica radical chic, liberal e woke: Oliver è la netta antitesi del giovane nero queer e snob che è l'icona celebrata dal politically correct.
Chi può legga il bell'articolo di Borgonovo che lo riguarda, su La Verità del 24 agosto.