30/08/2018

Sulle ali della libertà, con Silvana De Mari

«Sulle ali della libertà», racconta Silvana De Mari, «è nato in una maniera particolare».

«In un progetto molto bello, “Insieme per la scuola”, avevo scritto un incipit. Su questo incipit classi di II media avrebbero scritto una trama, un lavoro corale molto utile sia per imparare a lavorare in gruppo, sia per imparare, costruendo una trama, ad analizzarla.

Un concorso on line, per votazione, sempre tra studenti di II media, ha selezionato 10 trame, e io ne ho scelta una che mi piaceva moltissimo»: quella della 2C Secondaria di Primo grado “D. Alighieri” di Isola del Liri (FR).

«C’era una splendida descrizione del viaggio. Molto bello il finale pieno di tristezza. Motivo della scelta: la possibilità di descrivere il lutto. Quando ho incontrato la classe è stato bellissimo, abbiamo parlato di Dio e della morte, un incontro struggente».

de mari_sulle ali della libertàLa storia tratta di due fanciulle rapite da pirati saraceni. E anche se i ragazzi hanno commesso qualche errore dal punto di vista storico (all’epoca in cui è ambientato il racconto, 1453, Barcellona non era islamica), «Ho deciso di infischiarmene – scrive la De Mari – ho sempre scritto fantasy, il mio campo è la metafora, non il realismo. E poi è un romanzo, non un saggio! Basta pensare al folle numero di scempiaggini che sono scritte ne Il Codice da Vinci, a cominciare dalla demente descrizione di una peritonite nel primo capitolo. I ragazzini avevano scritto Barcellona? E Barcellona sarebbe rimasta. Ho lasciato Barcellona, e ho anche aggiunto altre affermazioni storiche discutibili. Le Confraternite per salvare e riscattare gli uomini e le donne finiti schiavi in Africa settentrionale sarebbero nate solo un secolo dopo e la prima sarebbe stata fondata a Napoli, non in Corsica. Il castagno fu introdotto in Corsica dai genovesi anni dopo e con notevoli sforzi, perché le persone non ne volevano sapere, esattamente come in altre parti dell’Europa sarà difficile introdurre la patata. In altre epoche si era restii alle innovazioni».

La storia scritta dai ragazzi alla De Mari è piaciuta tanto che la trama è rimasta invariata anche in questa seconda edizione del libro.

Un libro che piacerà moltissimo a tutti i Lettori, dai 10 ai 100 anni, perché è «un viaggio dell’anima, ma ha anche il compito di raccontare la storia». E costa solo 8 euro (potete comprarlo on line cliccando qui)!

Si parla di amore, coraggio e dolore, avarizia, crudeltà, fanciulle rapite, miseria e libertà.

«Un romanzo perché i ragazzi riscoprano la storia dei loro antenati: uomini forti che hanno combattuto perché la loro terra restasse libera, donne forti che nella loro fede hanno trovato la forza per tenere testa alla storia, per diventarne le artefici, invece che esserne travolte».

Redazione

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