Ci risiamo. Ancora una volta un cartone animato (in questo caso un live action), dedicato a bambini di ogni età, arriva al cinema con messaggi - neanche troppo subliminali - a sostegno della causa gender e arcobaleno.
Dopo i svariati personaggi omosessuali e gender della Disney, questa volta a cascarci è la Paramount Pictures, che ha prodotto - insieme a Nickelodeon Films - il live action “Tartarughe Ninja - Caos mutante “(Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem), diretto da Jeff Rowe e tuttora nelle sale cinematografiche italiane.
Il film, ovviamente, si basa sull’omonima serie a fumetti e sui fortunati cartoni animati degli anni ’80 e ’90, ma in una scena si vede chiaramente uno dei protagonisti avvicinarsi ad una bacheca dove, tra le varie cose appese, c’è anche in bella vista un foglio con su scritto, con le sfumature dell’arcboaleno, “LGBTQA+ History Month”.
Si potrebbe dire che si tratta di pochi frame, pochissimi secondi. Quasi impercettibili, ma in realtà è proprio questo lo scopo dei messaggi (neanche troppo) subliminali e che poco tempo fa aveva anche interessato, sempre al cinema - creando sdegno - il cartoon di Spiderman: Across the Spider-Verse, diffuso da Sony e Marvel e che presenta una scena in cui Gwen Stacy - una delle co-protagoniste - si trova nella sua camera e alle sue spalle campeggia un poster con i colori della bandiera trans con su scritto “Protect Trans Kids”.
Ancora una volta, dunque, assistiamo a un messaggio Lgbtqia+ da parte dell'universo dei cartoni animati (Marvel, Disney+, Sony, ora anche Paramount Pictures), che svela ancora di più una vera e propria strategia di bombardamento e in questo caso di "ossessione" del mondo gender per i contenuti per bambini.