Una storia che, per il senso comune, ha del grottesco. Per l’ideologia del love is love, al contrario, è tutto normale, anzi, è una ‘bella’ storia degna di essere portata a conoscenza del pubblico televisivo. Arriva dal Texas l’ennesima vicenda ai confini della realtà, avente come protagonisti una coppia di transgender.
Secondo quanto raccontato al programma Extreme Love, tramesso sul canale We Tv, Stephan Gaeth e Wyley Simpson, di San Antonio, hanno scoperto di aspettare un figlio, nonostante Wyley, nato donna, da anni stesse assumendo ormoni maschili, nella convinzione di non essere più in grado di concepire. Anche per questo i due non avevano preso precauzioni contraccettive.
Mentre Stephan è maschio a tutti gli effetti, Wyley, oggi ventisettenne, non sentendosi a suo agio in un corpo femminile, è diventata transgender a partire dall’adolescenza, grazie a chirurgia e testosterone. Piccolo particolare: l’intervento cui si era sottoposto riguardava soltanto l’asportazione del seno. Utero e ovaie erano rimaste al loro posto, cosicché, di fatto, i due si erano “amati” come uomo e donna. Al momento della scoperta della gravidanza, Stephan e Wyley sono rimasti increduli. Un figlio non lo avevano programmato ma, alla fine, hanno accettato questa eventualità. «Come persona gay, non penso di aver mai pianificato bambini biologici ma la vita è piena di sorprese», ha raccontato Stephan in tv. «Sono probabilmente l’unico transgender maschio gravido in Texas», aveva dichiarato Wyley prima della nascita del piccolo Rowan Fox.
Stephan e Wyley hanno anche diffuso un video dell’ecografia, in cui mostravano tutta la loro inquietudine per l’insolita situazione da porre all’attenzione del personale sanitario. «Come sarò trattato in quanto persona transgender in ospedale?», si era domandata Wyley. Di seguito ha ammesso davanti alla telecamera: «È un po’ snervante. Ti fa sentire come se stia per succedere. Del tipo… dov’è la borsa per il parto? Non siamo pronti». E ancora: «Ho paura del dolore, è inutile nasconderlo…».
Wyley è anche angosciata da come la tratteranno al momento del parto: «Ok, non è qualcosa che vedrete tutti i giorni, un uomo che dà alla luce un figlio… ma, al tempo stesso, siamo pur sempre umani e vorrei che la gente pronunci i nostri pronomi correttamente e ci rispetti».
A suscitare fortissimi interrogativi è più di un punto: che vita vivrà il piccolo Rowan Fox con un genitore maschio e uno transgender, soprattutto quando verrà a sapere come è nato? Se erano così nervosi, per quale motivo hanno fatto filmare la loro ecografia? Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso creato a tavolino?
Luca Marcolivio