Chiediamo al Consiglio Regionale della Toscana di non approvare la proposta di legge sul suicidio assistito che porterebbe il sistema sanitario regionale a fornire ai pazienti l’iter necessario fino alla fornitura dei farmaci letali. È vergognoso aprire a un sistema che spingerà malati, fragili e persone sole ad uccidersi anziché garantire il loro diritto costituzionale di vivere dignitosamente fino alla morte naturale. L’astensione di Fratelli d’Italia nel voto preliminare in Commissione Sanità è un cedimento politico grave che speriamo non comporti un atteggiamento remissivo in Aula. Le Regioni non dovrebbero aprire alla morte di Stato ma dovrebbero sviluppare e potenziare un capillare sistema di cure palliative e sostenere l’assistenza e l’accompagnamento ai malati e alle loro famiglie con servizi domiciliari e agevolazioni per l’accesso agli Hospice come prevede la Legge 38/2010 mai applicata. Eliminiamo la sofferenza non il sofferente!
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, sulla proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito, approvata dalla Commissione Sanità della Regione Toscana e che arriverà in Aula in Regione nei prossimi giorni. Se approvata, la Toscana diventerebbe la prima regione ad avere una normativa sul tema.