Trascrizione bimba con due padri, Ass. Family Day:
«Vogliono legittimare l’utero in affitto»
ROMA – 26 ottobre 2018
«Questa è la prova che la campagna contro l’utero in affitto serviva. Sappiamo dove vogliono arrivare e i giudici glielo stanno consentendo» dichiarano Antonio Brandi e Jacopo Coghe, rispettivamente presidenti di Pro Vita e Generazione Famiglia, associazioni promotrici del Family Day, sulla decisione del Tribunale civile di Milano che con decreto ha ordinato all’Ufficio di Stato civile del Comune di Milano di rettificare l’atto di nascita di una bambina, nata negli Stati Uniti, con la fecondazione assistita e la maternità surrogata, e di indicare entrambi i padri, due uomini italiani, come genitori, e non solo quello biologico.
«Aggiungere il secondo genitore significa violare il diritto fondamentale del bambino ad avere una mamma e un papà, è vergognoso che la legge non tuteli più il debole ma i capricci degli adulti», ha dichiarato Antonio Brandi.
«L’atto di forza della magistratura è la via giudiziaria allo stravolgimento del diritto naturale che di fatto legittima l’utero in affitto, pratica vietata in Italia dalla legge 40/2004. Noi gridiamo a gran voce: no allo sfruttamento del corpo delle donne, no alla tratta degli esseri umani: i bambini non sono un prodotto», ha concluso Jacopo Coghe.
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