Donald Trump ieri sera ha nominato Brett Kavanaugh, un giudice di Corte d’appello del Distretto di Columbia, a coprire il posto lasciato alla Corte Suprema degli Stati Uniti (Supreme Court Of The United States, Scotus) dal pensionamento del giudice Kennedy.
Anche se non tutti i commentatori prolife hanno mostrato un eccessivo entusiasmo per la nomina, in diversi casi importanti Kavanaugh ha dimostrato di non essere sottomesso alla dittatura del pensiero unico. E infatti i “democratici” hanno immediatamente inscenato delle proteste perché è persona a loro non gradita.
Sarah Pitlyk, della Thomas More Society, che è un importante gruppo legale pro-life, afferma che sulle questioni relative al diritto alla vita e alla libertà religiosa Kavanaugh ha combattuto coerentemente con i suoi principi e ha resistito fermamente alle pressioni delle lobby liberal- radicali.
Nella causa Garza v. Hargan, l’American Civil Liberties Union ha citato in giudizio il Dipartimento della salute e dei servizi umani per aver rifiutato di consentire l’aborto immediato di una minorenne immigrata illegalmente e sotto tutela federale. Il giudice Kavanaugh e un altro giudice, in appello, hanno ribaltato la sentenza di primo grado concordando con l’amministrazione Trump, sottolineando che è ammissibile l’interesse del Governo a proteggere la vita dei bambini nel grembo e ad astenersi dal facilitare l’aborto.
Il giudice Kavanaugh si era inoltre pronunciato contro la normativa di Obama (avversata anche dall’amministrazione Trump) che costringeva la catena dei negozi Hobby Lobby, le Little Sisters of the Poor, i Priests for Life e altre aziende e organizzazioni gestite da cristiani a fornire aborto e contraccezione nel piano previdenziale offerto ai dipendenti.
Recentemente, ha poi sostenuto la libertà di manifestazione del pensiero dei cristiani: la Washington Metropolitan Area Transit Authority (cioè l’ente che gestisce la metropolitana di Washington) ha censurato una pubblicità dell’arcidiocesi cattolica di Washington che voleva pubblicare un annuncio con le parole «Trova il regalo perfetto» e un’immagine di pastori che seguivano una stella nel cielo, durante il periodo natalizio. L’arcidiocesi ha citato in giudizio la Metro per aver violato il Primo Emendamento e la legge sulla libertà religiosa e, grazie a Kavanaugh, l’ha vinta.
Al Senato, dove detta nomina deve essere ratificata, la maggioranza che dovrebbe sostenere la decisione di Trump è molto risicata: 50 a 49.
Redazione
Fonte: LifeNews eLifeSiteNews