Ha tutta l’aria di essere uno scandalo quello emerso in Gran Bretagna, in riferimento alle linee guida per gli insegnanti che erano state divulgate per il “sostegno” ai “bambini trans”. Marcial Boo, amministratore delegato della Commissione per l'Uguaglianza e i Diritti Umani, ha infatti rivelato che l'organismo di vigilanza ha sollecitato privatamente il Dipartimento per l'Istruzione (DfE) ad "accelerare" la loro nuova guida, il tutto durante le discussioni del Governo su come rispondere ai bambini che cercano di cambiare il loro genere/identità sessuale.
Boo - e questo fa ancora più scalpore - ha anche ammesso che le linee guida ufficiali dell'EHRC, in vigore da quasi un decennio, avevano sbagliato nel dire agli insegnanti che si sarebbero automaticamente resi colpevoli di discriminazione anti-trans se si fossero riferiti a un «alunno precedentemente donna» come una ragazza. Ha detto che l’autorità di regolamentazione sta correggendo urgentemente le “inesattezze” nella “guida tecnica”.
Helen Joyce, direttrice dell'advocacy presso Sex Matters, ha dichiarato: «Quando Sex Matters ha scritto all'EHRC, abbiamo sostenuto che una scuola che rifiuta di riferirsi a un ragazzo come una ragazza, o una ragazza come un ragazzo, non sta discriminando un “bambino trans”. Oggi lo ribadiamo con ancora più forza perché di fatto si tratta di proteggere quel bambino, perché il sesso biologico è un fattore cruciale di tutela”».
Fonte: Feminist Legal