Sabato 30 marzo si è svolta a Bucarest la Marcia per la vita 2024, che ha coronato il Mese per la Vita di quest’anno, durante il quale sono state svolte tantissime attività di promozione della difesa della vita in oltre 1500 località rumene e nella repubblica di Moldova.
Con il tema di quest’anno, “costruiamo insieme ponti per la vita”, si è voluto mandare un forte invito a lavorare uniti per supportare le donne in gravidanza: solo insieme possiamo avere un impatto sulla società. Attraverso le attività proposte si è voluto testimoniare l’unicità e la sacralità della vita di ogni bambino, anche prima della nascita, e ricordare l’importanza di sostenere la madre che lo porta in grembo andando incontro ai suoi bisogni.
È fondamentale, attraverso lo sforzo di ognuno a cui importi della direzione in cui sta andando la società in cui vive, unire le parti interessate che, attraverso una visione condivisa e collaborando tra loro, possono costruire un futuro migliore per le prossime generazioni. A Bucarest e nel resto del Paese, il mese della Vita 2024 ha previsto azioni di supporto per le mamme e i bambini, racconti di storie e workshop per la creazione di manifesti pro-life, conferenze, dibattiti tra giovani pro-life, il primo “Live for Life quiz”, il Gala dell’Annunciazione, e tanti altri eventi, concerti, raccolte fondi per donne in gravidanze difficili.
Molti si sono spesi per questo importante evento, come gli artisti che si sono esibiti al concerto “Live for Life”, gli esponenti pro-life ungheresi che hanno parlato alla marcia per la vita a Bucarest, e tutti gli animatori che si sono occupati dell’intrattenimento dei bambini. Grazie a loro, e all’atmosfera che si è venuta a creare durante l’evento, più di 3.000 partecipanti hanno vissuto un’esperienza indimenticabile che sarà una spinta ad impegnarsi a fare del bene in futuro.
L’aver coinvolto – nei vari eventi che si sono susseguiti - più di 200.000 partecipanti, è stato un concreto passo avanti verso un futuro pro-life, per superare l’indifferenza e investire sul sostegno e sulla formazione che sono necessari per riuscire a raggiungere degli obiettivi concreti.
Per il tema dell’edizione di quest’anno si è deciso di prendere spunto dalla situazione che ha portato alla morte di Alexandra Ivanov, una madre di 25 anni a cui sono state negate le cure in seguito a un aborto spontaneo. Alexandra era tra gli organizzatori della marcia per la vita nella sua città e aiutava giovani donne in gravidanze difficili da quando era alle superiori. Questa edizione è stata dedicata a lei e al suo bambino nato in Cielo.
Continuiamo, dunque, a guardare con speranza al futuro e ai giovani che hanno composto una parte significativa dei partecipanti a questa marcia per la vita. L’enorme successo delle varie iniziative rumene, inoltre, fa ben sperare affinché possa essere d’esempio e possano essere emulate anche qui in Italia dove, lo ricordiamo, l’appuntamento con la Manifestazione Nazionale “Scegliamo la Vita” ci chiama tutti a raccolta per il prossimo 22 giugno a Roma.