Cinema gay a Milano per le scolaresche, patrocinato dall’ UNAR.
In occasione del “Sesto forum per le politiche sociali” è prevista la proiezione di un film gay, e si invitano le scolaresche di Milano a vederlo.
Questo l’invito, su carta intestata del MIUR, USR Lombardia, firmato dal dirigente Marco Bussetti, il cui contenuto è il seguente:
Ai Dirigenti scolastici degli Istituti Secondari di II grado di Milano e città Metropolitana: « Si informano le SS.LL. che Sabato 25 Febbraio 2017 alle ore 10,00 presso l’ Istituto Superiore “ Cavalieri” di Via Olona,14 Milano – verrà proiettato il film “Né Giulietta Né Romeo” con la presenza dell’attrice-regista Veronica Pivetti e della sceneggiatrice Sig.ra Gra, che interverranno in un dibattito finale con gli studenti presenti. L’evento rivolto alle studentesse e agli studenti degli Istituti Superiori Milanesi è dedicato a temi sociali attuali sul contrasto alle discriminazioni, sul diritto di cittadinanza, sull’inclusione e si colloca all’interno del 6° Forum delle Politiche Sociali promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L’iniziativa, ha già il Patrocinio di UNAR Presidenza Consiglio Ministri, Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, l’Associazione “AGEDO” e l’Associazione “ IL CINEMA e i DIRITTI”. La partecipazione è libera e gratuita» (che evidentemente di soldi ne han presi abbastanza).
Il film “Né Romeo Né Giulietta” e viene definito dalla stampa gay come “manifesto LGBT”.
Ecco una breve descrizione della trama, presa dal sito cinemagay.it: “Rocco è uno studente 16enne che da un anno sta cercando di scopare la sua migliore e paziente e comprensiva amica Maria (Carolina Pavone) senza riuscirci, perché il ‘meccanismo’ non si attiva. Scoprirà la causa di questi ripetuti insuccessi quando a scuola viene picchiato dal bullo di turno, in questo caso assai affascinante, tanto da procurargli nel mentre la tanto attesa erezione. Molto eloquente la scena di quando viene aggredito dal tipo sotto la doccia, che diventa quasi un amplesso… Esilarante la scenetta di quando la madre lo trova che sta facendo sesso con uno sconosciuto e lui avrà la determinatezza di spiegarle che nel mondo gay funziona così, cioè prima si scopa poi ci si conosce…”.
La trama è in evidente pendant con le attività culturali di certi circoli ricreativi gay di cui si parla molto, da quando le Iene hanno fatto il loro servizio sull’UNAR.
E l’UNAR mostra ancora una volta che spende i denari pubblici per finanziare progetti altamente educativi, soprattutto per i ragazzi delle scuole.
Sarà il caso di firmare la nostra petizione?
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Redazione
Rassegna Stampa
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