Il filosofo e scrittore Diego Fusaro affronta la questione delle unioni civili da un punto di vista decisamente innovativo ed in larga parte conforme alla sua impostazione culturale che si basa sulla necessità di superare la dicotomia tra destra e sinistra perchè la nuova differenza è tra chi si oppone al capitalismo e chi ne incentiva la diffusione e le logiche.
Sentito sul tema dalla testata Intelligo, afferma senza indugi che il progetto messo in campo da Matteo Renzi null’altro è che il preludio ad una futura apertura a tutto campo. E fino a qui -purtroppo per noi- la cosa appare scontata. Ma procede con le argomentazioni: “Quello che io non accetto è che oggi la sinistra utilizzi i matrimoni gay e i diritti gay come alibi per non occuparsi più dei diritti sociali in difesa degli ultimi e del lavoro. Questo è inaccettabile.”
“Non dimentichiamo che queste lotte per i gay non hanno nulla a che vedere con le lotte per il giusto riconoscimento del diritto alla differenza” prosegue Fusaro “ma rivelano un odio anti-borghese verso la famiglia tradizionale e quindi sono totalmente allineate con il capitalismo che deve distruggere la famiglia tradizionale perché è pur sempre una prima forma di comunità. Il capitale non accetta la comunità vuole solo individui consumatori, atomi di consumo“.
In poche righe, un qualcosa che assomiglia forse di più al classico uovo di Colombo, vengono tirati in campo sia la sinistra che i promotori di ideologie neoliberiste: tutti, per un motivo o per un altro, intendono promuovere la distruzione della famiglia e la dissacrazione del suo significato più profondo.
Redazione