La 6a Corte dell’Appello degli Stati Uniti, con sede a Cincinnati, in Ohio, ha autorizzato i due stati del Tennessee e del Kentucky ad applicare le leggi che vietano le procedure mediche per i minori per il cambiamento e l’affermazione del sesso. Dunque divieto di bloccanti della pubertà, ormoni e interventi chirurgici.
Una grande vittoria, che dovrebbe far riflettere ed essere d’esempio anche per molti stati europei, compresa l’Italia, dove sono invece forti le spinte delle lobby Lgbtqia+ per quanto riguarda la transizione sociale e chirurgica anche dei minori (pensiamo, per esempio, alla pericolosa Carriera Alias). La Corte di Cincinnati ha dunque votato 2 contro 1 per respingere un ricorso presentato da famiglie di bambini “transgender” che avevano sostenuto che i divieti fossero discriminatori.
La decisione è la seconda di una corte d'appello federale che conferma tali leggi, dopo che una sentenza simile aveva dato il via libera all’applicazione di queste leggi anche all’Alabama. Dall’altro lato, però, c’è da segnalare che i tribunali distrettuali federali di Arkansas, Florida, Georgia e Indiana hanno invece annullato tali divieti, così come ha fatto un tribunale statale nel Montana.
Fonte: Reuters