La discussioni del piano sanitario statunitense volute dall’attuale Presidente Obama dura da anni: la prima votazione dell’Obamacare risale al 2009 e tante polemiche ha sollevato. Ed anche innumerevoli processi.
Uno degli aspetti forieri di scintille è il cosiddetto “obbligo contraccettivo”, cioè l’impegno di garantire, all’interno dell’assicurazione sanitaria dei lavoratori, la fornitura di servizi quali farmaci contraccettivi, aborto e sterilizzazione. Obama su questo aspetto aveva già avuto modo di esprimersi, affermando: “Crediamo che questo requisito, cioè il pagamento degli strumenti di controllo delle nascite, sia lecito ed essenziale per la salute delle donne e siamo fiduciosi che la Corte suprema sarà d’accordo.”.
Ora ci risiamo: all’interno dell’assicurazione sanitaria il Presidente degli Stati Uniti intenderebbe far comprendere le spese relative all’aborto che, a questo punto, verrebbe pagato da tutti. Indiscriminatamente. Anche da famiglie che non hanno al proprio interno donne in età fertile o che hanno posizioni etiche o religiose che le porta ad essere contrari a questo genere di pratiche.
Uno degli accordi che hanno portato alla votazione positiva in Senato nel dicembre 2009 prevedeva il pagamento separato dell’aborto, spese a cui dovevano corrispondere solamente i diretti interessati.
Obama, arrivati a questo punto, intende sovvertire tutto, reintroducendo questa forma di sovrapprezzo per le spese relative all’aborto, una vera e propria tassa nascosta la cui entità totale non è conosciuta pubblicamente.
Su questo tema è intervenuto il Senatore Roberts, affermando che “gli americani hanno il diritto di essere messi a conoscenza di un piano che intende utilizzare il loro denaro per coprire le spere di interruzione di gravidanza. Abbiamo bisogno di trasparenza, i cittadini hanno il diritto di sapere come vendono utilizzati i fondi delle tasse che pagano.”. Devono, sempre secondo il Senatore, essere messi nelle condizioni di sapere il contenuto del pacchetto assicurativo per “poter sceglierne uno che risponda alle loro esigenze ed è in linea con i loro convincimenti valoriali.”
Redazione
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