«Dopo Padova, anche a Milano la magistratura riporta la legalità nelle anagrafi italiane, usate dai Sindaci di sinistra come laboratori politici per la creazione artificiale di “figli” di due padri o due madri. Si tratta dunque dell’ennesima conferma - anche dopo la sentenza della Cassazione di dicembre 2022 e la circolare della Prefettura di marzo - che l’utero in affitto non può essere in alcun modo legittimato in Italia, dove è già illegale e per questo è ancor più urgente farlo diventare reato universale. Ci aspettiamo che questa decisione sia un’ulteriore spinta per il Parlamento ad accelerare i tempi per votare la legge in discussione alla Camera in questi giorni». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.