Il 30 aprile prossimo, alle ore 9.45, davanti alla Terza Sezione Quater del Tribunale Amministrativo del Lazio si discuterà la sospensione degli effetti giuridici della determinazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco n.2215/2013 con cui è stata disposta la revisione del foglietto illustrativo della “pillola del giorno dopo” Norlevo, cancellando l’azione di possibile impedimento dell’impianto dell’embrione.
L’atto dell’AIFA è stato impugnato dall’associazione Giuristi per la Vita, dalla nostra Pro Vita Onlus, dall’Unione Cattolica Farmacisti Italiani, dal Forum delle Associazioni Familiari e dall’A.I.G.O.C. Associazione Italiana Ginecologi e Ostestrici Cattolici, le quali hanno presentato il ricorso al T.A.R. Lazio contro il Ministero della Salute, la stessa Agenzia Italiana del Farmaco, la società francese Laboratoire HRA Pharma, e la società Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F. S.p.A.
Oggetto del ricorso ricorso è «l’annullamento, previa sospensione, della determinazione dell’Agenzia Italiana per il Farmaco V & A 2215 del 17 dicembre 2013, pubblicata per estratto sulla G.U., Serie Generale, n. 28 del 4.2.2014, Supp. Ord. n. 10, di modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso umano “Norlevo” (14A00534), anche con particolare riguardo alla parte in cui si afferma in modo apodittico e indimostrato che il farmaco non può impedire l’impianto nell’utero di un ovulo fecondato, causando l’interruzione della gravidanza, cioè un aborto, provocando la morte dell’embrione».
I Giuristi per la Vita e la Pro Vita Onlus stanno sostenendo consistenti e rilevanti spese legali in difesa della Vita, sosteneteci!