Il decreto vaccini è stato approvato alla Camera con 296 voti a favore, 92 contrari (M5S e Lega) e 15 astenuti.
Essendo già stato approvato dal Senato il 20 luglio, il decreto Lorenzin diventa così legge, con grande gioia del Partito Democratico e forti proteste – anche questa mattina – da parte dei No Vax, e non solo.
Il tutto dopo che in nottata la Camera aveva confermato la fiducia al governo con 305 voti a favore, 147 contrari e due astenuti.
Cosa prevede la legge sui vaccini licenziata dal Governo
La legge approvata oggi alla Camera è identica a quella passata in Senato una settimana fa.
Scrive La Stampa: «L’aula ha confermato la riduzione da dodici a dieci dei vaccini obbligatori e sono: l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b. Quelli sempre obbligatori, ma solo fino al 2020 sono: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Nel nuovo decreto si prevede che 4 vaccinazioni diventeranno fortemente consigliate dalle Asl, oltre che gratuite come già previsto dal Piano nazionale: si tratta di quelle contro il meningococco C e B, che fino ad ora erano nel gruppo delle obbligatorie, e di quelle contro il rotavirus e lo pneumococco».
Confermata anche la riduzione delle sanzioni amministrative, che saranno imposte agli inadempienti: si va da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro.
Verrà inoltre istituita la preannunciata anagrafe vaccinale, che permetterà di tenere monitorati i cittadini e favorirà una maggiore coordinazione tra i vari organismi coinvolti nelle vaccinazioni, soprattutto nel caso in cui fosse necessario rispondere a delle situazioni di emergenza.
Approvata anche la possibilità di vedere somministrati i vaccini in farmacia convenzionate, semplicemente con prenotazione al CUP, e la possibilità per i soggetti già immunizzati – secondo l’emendamento presentato dalla relatrice Manassero – della somministrazione della formulazione monocomponente o combinata.
Infine, «gli operatori scolastici, gli operatori socio sanitari e gli operatori sanitari possano presentare una autocertificazione attestante la copertura vaccinale».
I vaccini sono legge: e ora?
Il termine massimo per la conversione in legge entro il 6 agosto è stato dunque rispettato. Ora vedremo come saprà rispondere il Governo alle proteste che (prevedibilmente) non caleranno di tono e come si muoverà per garantire la copertura vaccinale alle flotte di bambini e ragazzi che tra poco più di un mese torneranno sui banchi di scuola.
Oggi il totalitarismo di Stato, che s’impone sui cittadini dall’alto, ha segnato un altro passo in avanti.
Teresa Moro
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