Il mese scorso l’American College of Cardiology e l’American Heart Association ha pubblicato un rapporto che chiede che venga considerato il QALY, prima di somministrare cure e trattamenti costosi ai pazienti.
Il QALY viene utilizzato già in altri paesi per negare cure costose ai pazienti, anche contro la loro volontà, in base alla loro età, alla durata prevista della loro vita, alla salute attuale del paziente o alla disabilità o alla “qualità della vita”.
Secondo il rapporto citato:”l’Organizzazione mondiale della sanità definisce una cura ‘scadente’ se il costo per anno di vita guadagnata è superiore a tre volte il prodotto interno lordo ( PIL) pro capite; è invece ‘buono’ se il costo per anno di vita guadagnato è inferiore a una volta il PIL pro capite.”
Insomma, è un’idea per la spending review: per ridurre la spesa pubblica e per alla fine – eliminare le persone fastidiose , oltre che costose, come vecchi, disabili, ecc. (Che queste idee fossero già in voga da tempo i nostri lettori lo sanno. Ben prima di Hitler. Però se uno dice: “Allora Hitler aveva ragione!”, viene processato per apologia di reato ecc. ecc.).
Ma la fantasia del demonio non finisce qui.
Il New York Times dà risalto alla battaglia dell’avvocato Steven Wise che cerca di ottenere il riconoscimento della soggettività giuridica per gli animali, negli Stati Uniti. Battaglia cominciata dopo aver letto “Animal Liberation” di Peter Singer.”Persona giuridica non è sinonimo di essere umano”, ha detto al New York Times. “Una persona giuridica è un’entità che l’ordinamento giuridico considera abbastanza importante”, perciò ha interessi che la legge protegge e trasforma in diritti.
Già queste ideologie “transumaniste” sono molto più diffuse di quanto una persona normale ( e sana di mente) possa immaginare: il Parlamento spagnolo ha votato da tempo per la protezione giuridica degli embrioni di delfino e non so più di quale altro animale...
Quindi, alla luce di quanto detto fin qui, potremmo concludere che sarà bene evitare di buttar via denaro ed energie per curare vecchi e disabili, e magari, con i soldi risparmiati, creare un fondo pensione per cani, gatti e scimpanzé.
Francesca Romana Poleggi
Fonte: National Right to Life News