La gran parte dei media si fanno in quattro per mostrare la violenza nei confronti delle persone LGBT, dando dell’omofobo a chiunque rispettosamente esprima la sua opinione contraria a nozze gay, adozioni da parte di coppie same sex, gender e quant’altro.
Quasi nessuno, invece, diffonde notizie di reale violenza LGBT ai danni di chi difende la vita umana e la famiglia naturale. Un articolo di LifeSite ci informa del fatto che il parlamentare cileno pro-life Jose Antonio Kast è stato preso d’assalto per trenta minuti da gruppi LGBT inferociti.
Politico in prima linea contro la liberalizzazione dell’aborto e contro la ridefinizione del Matrimonio, nonchè cattolico e padre di nove figli, è stato accerchiato da una folla di gente che, protestando contro i suoi valori, gli ha dato del nazista, lo ha riempito di calci, sputi, colpito con pietre e bottiglie e minacciato di morte.
All’arrivo della polizia tutti scapparono ma alcuni furono identificati. Un dirigente universitario LGBT, ha ammesso in unintervista che «il rifiuto di Kast è dovuto al fatto che ha ridicolizzato le richieste sociali dei gruppi LGBT, che hanno dovuto organizzare questa protesta come un modo per rendere visibile la violenza istituzionale che i gruppi LGBT hanno sofferto all’università».
E tutto questo giustificherebbe una simile aggressione? Siamo ancora convinti che questa si possa chiamare civiltà? Kast è rimasto ferito ad una gamba e gli sono stati trovati strappati i legamenti delle mani. Gli è stata fatta violenza fisica e verbale. Con che coraggio gli attivisti LGBT hanno potuto dare a lui del nazista dopo averlo ridotto in quello stato?
La verità è che siamo sotto una dittatura violenta che, talvolta, esce allo scoperto.
Agli increduli, auguriamo una buona visione del video che ritrae tali nefandezze.
Redazione
https://youtu.be/NdmlVzPkKo0
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto