Chi ancora non avesse letto 1984 di George Orwell dovrebbe subito porre rimedio alla grave mancanza. Ma a suo beneficio e a beneficio degli smemorati, ricordo che la temutissima Stanza 101 si trova nel Ministero dell'Amore ed è il luogo dove vengono torturati i sudditi più ostinati a voler credere che 2+2 faccia 4. Se ne esce solo quando si è convinti che 2+2 possa far 5 o qualsiasi altro numero deciso dal Partito. È da sottolineare il fatto che non basta dire che 2+2 fa 5, ma bisogna pensarlo.
Ebbene, l'incredibile putiferio scatenato dalla pubblicazione del Mondo al contrario, scritto dal generale Roberto Vannacci, è l'ennesima riprova che viviamo tutti dentro una grande Stanza 101.
Ho letto le pagine del libro più incriminate che sono state pubblicate integralmente da La Verità. Dice non solo che 2+2 fa 4, ma anche che «le foglie sono verdi d'estate».
Lo dice con un linguaggio semplice e diretto, senza giri di parole e senza cedere alle regole della neolingua. Ma per quanto sia molto schietto, non l'ho trovato né violento, né offensivo. Semmai un po' tranchant, ruvido. Certamente non violento né offensivo quanto certi scritti di Saviano o certe uscite della Cirinnà.
Chiama le cose con il loro nome, dice ovvietà.
Eppure, questo è un peccato mortale oggigiorno. Nella Stanza 101 la verità non può essere detta e il generale Vannacci è stato massacrato mediaticamente, nonché destituito dal Comando dell'Istituto Geografico Militare di Firenze che dirigeva.
A parte il fatto che in una democrazia liberale dovrebbe esserci il diritto di manifestare il proprio pensiero liberamente, e questo diritto va garantito sia agli "amici" che ai "nemici", il caso Vannacci dimostra che non solo non si può dire ciò che si pensa, ma non si può neanche pensare ciò che è, nella realtà.
Sarebbe ora che la società civile, se civile vuol essere davvero, la smetta di temere le imposizioni della psicopolizia. La stragrande maggioranza delle persone sa che 2+2 fa 4 e dovrebbe cominciare a dirlo ad alta voce: tutti insieme possiamo sfondare la porta della Stanza 101 e la psicopolizia, espressione di una sparuta minoranza, perderà il suo potere intimidatorio.