Non abbiamo davvero dimenticato la triste storia del piccolo Charlie Gard: un bambino malato, gravemente handicappato, che è stato ucciso (è morto soffocato) per volontà dei giudici e dell’ospedale (il GOSH), contro la volontà dei genitori che alla fine erano disposti a portarselo a casa a spese loro “togliendo il disturbo”, comunque, all’ospedale e alla collettività.
Ora, sta succedendo di nuovo: in questo caso il bambino, Alfie Evans, di cui abbiamo parlato qui e qui, non è neanche malato terminale: è privo di sensi da un anno e non hanno ancora capito perché.
L’Ader Hey Children’s Hospital ha già rifiutato di trasferire il bambino in un altro ospedale e, come nel caso di Charlie Gard, è ricorso alla magistratura per poter procedere all’uccisione di Alfie.
La famiglia di Alfie, come quella di Charlie sta vivendo un incubo.
Riassumendo:
- Alfie non è stato diagnosticato: non si sa cos’abbia;
- A differenza di Charlie il bambino non è in coma;
- La famiglia ha trovato un altro ospedale disposto a continuare a cercare una diagnosi;
- Alfie è incosciente e non sta soffrendo;
- L’ospedale, in sostanza, vuole che un tribunale dichiari che morire adesso è “il miglior interesse” del bambino;
- Le leggi del Regno Unito danno alla tecnocrazia statale un potere maggioredei diritti dei genitori;
Ma perché non permettere ai genitori di provare altre vie di cura? Perché tanta pervicacia nel voler eliminare i bambini malati?
Forse è lo stesso motivo che guida i nostri politici (Renzi in testa) a voler approvare a tutti i costi il biotestamento prima di Natale (passata quella legge potremo anche noi avere tanti infanticidi legalizzati).
L’asservimento alla cultura della morte di gente pervasa e intrisa di cultura della morte.
Redazione
Fonte: Nationalreview.com
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto