I giuristi del Centro Studi Rosario Livatino sono stati ricevuti in udienza dal Papa lo scorso 29 novembre. Nell'elogiare il loro impegno, che segue le orme del giudice Livatino, vittima della mafia, che ha sempre testimoniato la sua fede cattolica a testa alta, il Papa ha biasimato anche: « le sentenze che in tema di diritto alla vita vengono talora pronunciate nelle aule di giustizia, in Italia e in tanti ordinamenti democratici. Pronunce per le quali l’interesse principale di una persona disabile o anziana sarebbe quello di morire e non di essere curato; o che – secondo una giurisprudenza che si autodefinisce “creativa” – inventano un “diritto di morire” privo di qualsiasi fondamento giuridico, e in questo modo affievoliscono gli sforzi per lenire il dolore e non abbandonare a sé stessa la persona che si avvia a concludere la propria esistenza».
Qui il discorso integrale del Papa.
Fonte della foto: Zenit