L'art.18 della legge 194 così recita: «Chiunque cagiona l’interruzione della gravidanza senza il consenso della donna è punito con la reclusione da quattro a otto anni. Si considera come non prestato il consenso estorto con violenza o minaccia ovvero carpito con l’inganno».
Marianna è l'ennesiama donna che mi racconta la sua storia tra le lacrime: il suo bambino non c'è più e lei è morta insieme a lui. È purtroppo ciò che accade prima o dopo (anche molto molto dopo) un aborto volontario. Ma Marianna insite: «Sono stata ingannata. Nessuno mi ha spiegato che cosa è davvero l'aborto. Nessuno mi ha detto che potevo stare così tanto male, dopo così tanto tempo»: sono passati ormai 20 anni.
Quante donne come lei?
La legge 194 prevede da 4 a 8 anni di carcere per chi carpisce il consenso all'aborto delle donne con l'inganno...
Francesca Romana Poleggi