Sei gay, vivi in Italia e vuoi avere un bambino tutto tuo con il tuo compagno? La legge te lo vieta?
Nessun problema! Ci pensa l’associazione Famiglie Arcobaleno ad aiutarti!
Sul portale delle famiglie omogenitoriali è a disposizione un prontuario per spiegare come prodursi un figlio eludendo la giustizia italiana.
L’utero in affitto –anche se preferiscono chiamarlo “gestazione di sostegno”, GDS per gli amici, sempre per la sagra della neolingua…- è la via maestra da seguire: compri un gruppo di gameti femminili –un tanto al chilo, nemmeno si parlasse di mortadella-, li fai fecondare in provetta con il tuo sperma, magari mescolato con quello del compagno, impianti tutto nell’utero di un’altra donna pagata per portare a termine la gravidanza. Beh, c’è pure la possibilità che l’ovulo sia direttamente della madre surrogata, così donatrice e gestante si riassumono nella stessa persona –ed il conto sarà meno salato.
Le Famiglie Arcobaleno ti consigliano in che Stati recarti, anche se assicurano sia meglio affidarsi ad una buona agenzia specializzata che si occupi sia della burocrazia che della selezione delle donne.
Eludere la legge italiana? È facile: un cittadino italiano che va a comprare un utero all’estero in uno Stato che lo permette può tornare in Italia con il figlio (o figli) senza infrangere nessuna legge.
Ed i costi? Anche su questo le Famiglie Arcobaleno sono puntuali: il tutto costerà agli aspiranti neo paparini (o mammine) 3-4 viaggi verso il Paese dove avverrà il tutto ed una somma che varia dai 10.000 per un utero in India ai 110.000 negli USA. Agenzie escluse.
Redazione