Non è un caso che il Nuovo centrodestra abbia scelto proprio Bologna per il suo convegno nazionale che si terrà oggi e domani (“Famiglia Bene Comune”): per due giorni la neonata forza politica discuterà sul tema della famiglia, concetto tanto elementare quanto purtroppo sempre più messo in pericolo dalle difficoltà economiche e, soprattutto, dalle nuove correnti che vorrebbero cambiarla, scardinandone l’autentica origine, l’unione tra un uomo e una donna. E il capoluogo emiliano, in questi anni, più volte è diventato il laboratorio di tentativi per minare quel legame, dagli spettacoli per bambini sul principe che s’innamora di una “principessa” del suo stesso sesso fino all’eliminazione delle parole “uomini” e “donne” dallo Statuto, passando per i registri delle unioni civili, i moduli con “genitore 1 e 2” al posto di “mamma” e “papà”.
GLI SPETTACOLI E LE SCUOLE. «Ho spinto per portare qui il convegno proprio per rompere il clima di paura che aleggia attorno al tema della famiglia tradizionale», racconta a tempi.it Valentina Castaldini, consigliere comunale e organizzatrice del convegno. «È un tema che è molto sentito e su cui serve riflettere e parlare. S’avverte che c’è un ramo della società civile che ha sempre più preoccupazione per l’educazione dei propri figli». L’ultimo episodio si è registrato solo pochi giorni fa: in due scuole elementari si è proposto uno spettacolo organizzato da Teatrobus, inneggiante alle cosiddette famiglie arcobaleno. «Dai presidi era considerato educativo, ma non era stato neanche detto ai genitori», spiega ancora Castaldini. «Se tre mesi fa la rappresentazione del principe almeno era alla sera e quindi la partecipazione era libera, qui invece si fanno programmi e attività in orario scolastico. Il tutto senza chiedere autorizzazioni alle famiglie e coi soldi dalle fondazioni della città». E quando qualche genitore ha chiesto se poteva evitare di mandare i figli allo spettacolo, gli è stato risposto di tenerseli a casa, «che è una cosa assurda, perché invece per i corsi di religione vengono sempre proposte attività alternative».
L’EROICO QUOTIDIANO. Per questo, da oggi, all’Hotel Savoia Regency si daranno appuntamento per una tavola rotonda il giornalista Francesco Agnoli e il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Carlo Costalli, Assuntina Morresi e Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, moderati dal Coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliarello. Domani, interverranno Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella, Alessandro Pagano, Laura Bianconi e Souad Sbai, per poi lasciare la chiusura ad Angelino Alfano. In mezzo ci sarà una testimonianza dal titolo “L’eroico quotidiano”: sul palco salirà una famiglia. Una realtà normale e quotidiana, senza particolari problemi, quattro figli e uno stipendio normale. «Racconteranno la loro storia, che per quanto semplice è sempre particolare, sottolineando cosa c’è di eroico nell’essere una famiglia».
ARRIVANO DI INSULTI. Neanche il tempo di introdurre i relatori (l’evento sarà inaugurato oggi pomeriggio alle 16) e già gli organizzatori del convegno sono stati ricoperti di contumelie dai rappresentanti dell’attivismo gay. La due giorni bolognese di Ncd sulla famiglia «sarà il festival dell’omofobia», sentenzia con la consueta fantasia Franco Grillini, consigliere regionale LibDem e presidente di Gaynet. «Hanno sostituito l’anticomunismo con l’omofobia, una vera ossessione. E pensare che ci sono gay e lesbiche anche tra di loro». Per Grillini parlare della famiglia è solo un «penoso tentativo di fermare la storia, la laicità dello Stato e la moderna secolarizzazione. Vedremo sfilare i “gioielli” del fanatismo clericale a guardia del bidone vuoto della morale clericale, sempre più violata dai suoi portatori nella vita privata». Una lezione di morale, quella del presidente di Gaynet, che ispira cortesie anche al presidente del circolo Arcigay “Il Cassero”, Vincenzo Branà, il quale rincara la dose dal suo profilo Facebook: «Per essere sul pezzo più che un hotel avrebbero dovuto prendere un albergo a ore, perché il problema, nelle famiglie di questi italiani finti benpensanti, mi pare quello lì».
SPUTAZZI ANCHE DA SEL E PD. Ma Grillini sente il dovere di aggiungere un sapore macroeconomico alla sua critica preventiva: «Se il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa anche come standard economici ciò è dovuto alla funzione di vero e proprio freno alle libertà individuali esercitato da partiti che rispondono al Vaticano e non agli interessi del paese. La differenza tra noi e Alfano è che la comunità Lgbt non impone nulla a nessuno, ma si batte per la propria libertà nel quadro dei diritti di tutti, mentre Ncd trasforma il peccato in reato e la religione in legge dello Stato». Si unisce al coro di “vade retro” anche Cathy La Torre, capogruppo di Sel al Comune di Bologna: «Non ho mai capito quelli che fanno politica “contro” le persone, l’amore, gli affetti e insomma la realtà. Mi pare proprio una roba contro natura». Dalle file del Pd, infine, un pensierino alla due giorni sulla famiglia arriva dal senatore Sergio Lo Giudice, che su Twitter conia l’hashtag “#NuoviCrociatiDisperati”.
Emmanuele Michela
Fonte: Tempi