16/03/2014

A Bologna un convegno sull’”eroico quotidiano”: la famiglia. Grillini: «È il festival dell’omofobia»

Non è un caso che il Nuovo centrodestra abbia scelto proprio Bologna per il  suo convegno nazionale che si terrà oggi e domani (“Famiglia Bene Comune”): per  due giorni la neonata forza politica discuterà sul tema della famiglia, concetto  tanto elementare quanto purtroppo sempre più messo in pericolo dalle difficoltà  economiche e, soprattutto, dalle nuove correnti che vorrebbero cambiarla,  scardinandone l’autentica origine, l’unione tra un uomo e una donna. E il  capoluogo emiliano, in questi anni, più volte è diventato il laboratorio di  tentativi per minare quel legame, dagli spettacoli per bambini sul principe che s’innamora di una “principessa” del suo stesso sesso fino all’eliminazione delle  parole “uomini” e “donne” dallo Statuto, passando  per i registri delle unioni civili, i moduli con “genitore 1 e 2” al posto di “mamma” e “papà”.

GLI SPETTACOLI E LE SCUOLE. «Ho spinto per portare qui il  convegno proprio per rompere il clima di paura che aleggia attorno al tema della  famiglia tradizionale», racconta a tempi.it Valentina Castaldini, consigliere  comunale e organizzatrice del convegno. «È un tema che è molto sentito e su cui  serve riflettere e parlare. S’avverte che c’è un ramo della società civile che  ha sempre più preoccupazione per l’educazione dei propri figli». L’ultimo  episodio si è registrato solo pochi giorni fa: in due scuole elementari si è  proposto uno spettacolo organizzato da Teatrobus, inneggiante alle cosiddette  famiglie arcobaleno. «Dai presidi era considerato educativo, ma non era stato  neanche detto ai genitori», spiega ancora Castaldini. «Se tre mesi fa la  rappresentazione del principe almeno era alla sera e quindi la partecipazione  era libera, qui invece si fanno programmi e attività in orario scolastico. Il  tutto senza chiedere autorizzazioni alle famiglie e coi soldi dalle fondazioni  della città». E quando qualche genitore ha chiesto se poteva evitare di mandare  i figli allo spettacolo, gli è stato risposto di tenerseli a casa, «che è una  cosa assurda, perché invece per i corsi di religione vengono sempre proposte  attività alternative».

L’EROICO QUOTIDIANO. Per questo, da oggi, all’Hotel Savoia  Regency si daranno appuntamento per una tavola rotonda il giornalista Francesco  Agnoli e il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Carlo Costalli,  Assuntina Morresi e Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni  Familiari, moderati dal Coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliarello. Domani, interverranno Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella,  Alessandro Pagano, Laura Bianconi e Souad Sbai, per poi lasciare la chiusura ad  Angelino Alfano. In mezzo ci sarà una testimonianza dal titolo “L’eroico  quotidiano”: sul palco salirà una famiglia. Una realtà normale e quotidiana,  senza particolari problemi, quattro figli e uno stipendio normale. «Racconteranno la loro storia, che per quanto semplice è sempre particolare,  sottolineando cosa c’è di eroico nell’essere una famiglia».

ARRIVANO DI INSULTI. Neanche il tempo di introdurre i relatori  (l’evento sarà inaugurato oggi pomeriggio alle 16) e già gli organizzatori del  convegno sono stati ricoperti di contumelie dai rappresentanti dell’attivismo  gay. La due giorni bolognese di Ncd sulla famiglia «sarà il festival  dell’omofobia», sentenzia con la consueta fantasia Franco Grillini, consigliere  regionale LibDem e presidente di Gaynet. «Hanno sostituito l’anticomunismo con  l’omofobia, una vera ossessione. E pensare che ci sono gay e lesbiche anche tra  di loro». Per Grillini parlare della famiglia è solo un «penoso tentativo di  fermare la storia, la laicità dello Stato e la moderna secolarizzazione. Vedremo  sfilare i “gioielli” del fanatismo clericale a guardia del bidone vuoto della  morale clericale, sempre più violata dai suoi portatori nella vita privata». Una  lezione di morale, quella del presidente di Gaynet, che ispira cortesie anche  al presidente del circolo Arcigay “Il Cassero”, Vincenzo Branà, il quale  rincara la dose dal suo profilo Facebook: «Per essere sul pezzo più che un hotel  avrebbero dovuto prendere un albergo a ore, perché il problema, nelle famiglie  di questi italiani finti benpensanti, mi pare quello lì».

SPUTAZZI ANCHE DA SEL E PD. Ma Grillini sente il dovere di  aggiungere un sapore macroeconomico alla sua critica preventiva: «Se il nostro  Paese è agli ultimi posti in Europa anche come standard economici ciò è dovuto  alla funzione di vero e proprio freno alle libertà individuali esercitato da  partiti che rispondono al Vaticano e non agli interessi del paese. La differenza  tra noi e Alfano è che la comunità Lgbt non impone nulla a nessuno, ma si batte  per la propria libertà nel quadro dei diritti di tutti, mentre Ncd trasforma il  peccato in reato e la religione in legge dello Stato». Si unisce al coro di “vade retro” anche  Cathy La Torre, capogruppo di Sel al Comune di  Bologna: «Non ho mai capito quelli che fanno politica “contro” le persone,  l’amore, gli affetti e insomma la realtà. Mi pare proprio una roba contro  natura». Dalle file del Pd, infine, un pensierino alla due giorni sulla famiglia  arriva dal senatore Sergio Lo Giudice, che su Twitter conia l’hashtag “#NuoviCrociatiDisperati”.

Emmanuele Michela

Fonte: Tempi

 

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