I cultori della morte fanno del tutto per banalizzare l’aborto e per negare le sue conseguenze nefaste per la salute fisica e psichica della donna.
Addirittura c’è chi mentendo – e sapendo di mentire – dice che i problemi emotivi derivanti dall’aborto sono rari e meno frequenti di quelli che seguono il parto.
La verità, invece, è tutt’altra e le statistiche raccolte da studiosi certamente non pro life la stanno a suffragare.
Due studi condotti in Finlandia mostrano che le donne che hanno avuto un aborto hanno 6 a 7 volte più probabilità di commettere suicidio rispetto alle donne che hanno partorito. Questi sono dati medici, non interviste. I ricercatori hanno esaminato i certificati di morte delle donne suicide e hanno indagato le loro cartelle cliniche per vedere quante di queste avevano avuto un aborto. Quindi questa ricerca è oggettiva: quando si fanno indagini con interviste, su questioni così delicate spesso le donne mentono e quindi i risultati vengono falsati. Le cartelle cliniche e i dati degli ospedali sono inconfutabili.
Questo studio si è limitato a indagare solo il primo anno dopo l’aborto. Gli esperti sanno bene che la crisi post aborto, con depressione e pensieri suicidi, può scatenarsi anche molti anni dopo l’aborto. Quindi, in realtà, questi dati possono effettivamente rivelare solo la punta di un iceberg.
Secondo altre statistiche i tassi di suicidio tra le donne in età fertile sono circa 11,3 su 100.000. Tra le donne che hanno avuto un aborto volontario il tasso è triplo, del 34,7. Viceversa le donne che hanno partorito hanno un tasso di suicidio solo di 5,9 su centomila.
Anche in Gran Bretagna hanno condotto un’indagine sulle cartelle cliniche di coloro che hanno avuto un aborto. Hanno riscontrato 8.1 suicidi per mille donne che hanno avuto un aborto e 1.9 suicidi su mille donne che hanno partorito.
Quanto alle adolescenti, le statistiche sono ancora più inquietanti: le adolescenti che hanno un aborto e tentano un suicidio nei successivi 6 mesi sono 10 volte di più rispetto alle ragazze che non hanno avuto un aborto, e hanno da 2 a 4 volte più probabilità di commettere suicidio dopo l’aborto rispetto alle donne adulte.
Lo psichiatra dottor David C. Reardon, specializzato nella cura della sindrome post – aborto ha rilevato un tasso di suicidi del 154% più elevato tra le donne che hanno abortito. Nel suo libro, “Aborted Women: Silent No More” (Springfield, IL: Acorn Books, 2002), ha scritto che il 60% delle donne che hanno avuto un aborto ha sperimentato pensieri suicidi. Anche se la sua ricerca riguarda donne che si erano pentite dell’aborto, un tale dato non può essere ignorato. Di queste, il 28% aveva effettivamente tentato il suicidio.
Anche un’indagine condotta dall’Università del Minnesota ha rilevato dati inquietanti: il 45% delle donne che hanno avuto un aborto ha avuto pensieri suicidi.
Perciò le donne che hanno abortito hanno bisogno di incoraggiamento, sostegno e compassione. Non di negare la realtà dell’aborto. Non di ignorare l’errore che hanno commesso dando la morte al loro bambino.
Redazione
Questi gli studi citati nell’articolo:
Gissler, Hemminki & Lonnqvist, “Suicides after pregnancy in Finland, 1987-94: register linkage study,” British Journal of Medicine 313:1431-4, 1996; and M. Gissler, “Injury deaths, suicides and homicides associated with pregnancy, Finland 1987-2000,” European J. Public Health 15(5):459 63,2005.
B. Garfinkel, et al., “Stress, Depression and Suicide: A Study of Adolescents in Minnesota,” Responding to High Risk Youth (University of Minnesota: Minnesota Extension Service, 1986).
N. Campbell, et. al., “Abortion in Adolescence,” Adolescence, 23:813-823, 1988. See the “Teen Abortion Risks” Fact Sheet at www.unfairchoice.info/resources.htm for more information.
DC Reardon et. al., “Deaths Associated With Pregnancy Outcome: A Record Linkage Study of Low Income Women,” Southern Medical Journal 95(8):834-41, Aug. 2002.
Fonte: National Right to Life
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