07/04/2015

Aborto forzato in Cina: ancora brutalità, e le donne ancora muoiono

In Cina l’aborto forzato miete ancora oggi vittime innocenti: non solo i bambini, ma anche le madri.

Reggie Littlejohn, Presidente di Women Rights Without Frontiers ripete ancora una volta che l’opinione pubblica internazionale non può farsi irretire dalle dichiarazioni del Governo cinese sull’ammorbidimento della politica del figlio unico.

Il problema non è permettere uno o due figli. Il problema è che comunque il Governo deve concedere il permesso di far figli, anche il primo figlio, alle coppie cinesi.

Women Rights Without Frontiers ha indetto una petizione internazionale per chiedere la fine dell’aborto forzato.

Ma intanto i media e alcune ONG di tanto in tanto dedicano titoloni alla “fine della politica del figlio unico”, che non è assolutamente vera.

Bludental

Il Partito Comunista Cinese non ha mai promesso o previsto che la politica coercitiva di pianificazione delle nascite sarebbe cessata.

E’ la più grande violazione dei diritti umani delle donne di ogni tempo e ogni luogo. Le donne impazziscono, si suicidano, ma nessuno se ne cura.

Non c’è stato alcun progresso nel concedere il permesso di fare un secondo figlio quando i genitori sono figli unici a loro volta.

Ma l’Occidente è sordo al grido di dolore delle donne e dei bambini cinesi: sono troppi e troppo lucrosi gli affari che oggi tutti, a cominciare dai Governi, fanno con la Cina.

Francesca Romana Poleggi

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