Il popolo prolife non ci sta: e lo fa vedere attraverso i social network. Dopo aver appreso la notizia secondo la quale sembra che il Governo spagnolo sia pronto a disattendere le sue promesse elettorali, non dando seguito al progetto di legge che limiti le possibilità di aborto e rafforzi la tutela del nascituro, due giorni fa è partita una campagna su Twitter volta a sollecitare l’approvazione di una legge a tutela della vita. I difensori della vita si sono mobilitati in massa: sotto il hashtag “#LeyProvidaYA” (traducibile come “LeggeProvitaSUBITO”) migliaia di utenti hanno richiesto al Governo di proteggere il concepito e la donna.
Un comunicato stampa del 19 settembre di [email protected] faceva notare come appena 15 minuti dopo l’inizio della campagna, i tweets crescevano al ritmo di 1200 utenti al minuto, e dieci minuti più tardi il ritmo era di 4500 utenti al minuto. A quel punto il hashtag occupava il secondo posto nel ranking delle tendenze twitter. Venti minuti più tardi #LeyProvidaYA costituiva un trending topic. Anche alcuni membri del Partito Popolare, partito al governo, hanno dato il loro sostegno alla campagna.
Il successo straordinario della campagna mostra come gran parte del popolo spagnolo non si piega davanti alle pressioni nazionali e internazionali miranti a promuovere fantomatici diritti riproduttivi che hanno come prezzo, però, il sangue dei bambini e delle madri. Pressioni che, purtroppo, possono aver avuto qualche effetto sull’atteggiamento del Governo.
Alessandro Fiore