L’aborto in Francia è un tabù, solo quando se ne parla in termini veritieri e statistici - come è successo all’emittente televisiva Cnews che ha dovuto chiedere scusa per i drammatici dati diffusi sull’interruzione di gravidanza - ma non è un tabù quando c’è da liberalizzarlo e spingerlo sempre di più senza limiti.
Ieri in tarda serata, infatti, è arrivata da oltralpe la notizia dell’ok da parte del Senato all’inserimento dell’aborto all’interno della Costituzione francese. Una decisione alla vigilia in bilico - vista la maggioranza di centristi e senatori di destra - ma che non sono bastati ad impedire alla camera alta di approvare questo disegno di legge choc.
Il via libera è arrivato senza alcuna modifica al testo già approvato circa un mese fa dall'Assemblée Nationale (la camera alta), e la palla finale passa ora alle Camere riunite in Congresso a Versailles la prossima settimana, il 4 marzo. L’esito, purtroppo, appare così scontato da far temere il peggio.
Con 267 voti a favore e 50 contrari, il Senato francese ha dunque approvato l'articolo che garantisce alle donne di poter ricorrere all’aborto: «La legge - come hanno sempre spiegato i proponenti - determina le condizioni nelle quali si esercita la libertà garantita alla donna di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza».