La cultura della morte, in Irlanda, ha avviato una campagna pro aborto chiamata “Repeal the 8”: raccolgono firme per chiedere di abrogare l’8° emendamento della Costituzione, che protegge la vita del bambino non nato, insieme, ovviamente, a quella della madre.
La campagna pro morte è ben finanziata, come sempre, anche dai denari del miliardario George Soros.
Ma i pro life irlandesi sono combattenti coraggiosi e instancabili, e hanno dalla loro la ragionevolezza e il buon senso della maggioranza della popolazione, finché non soccombe al lavaggio del cervello delle lobby mortifere, forti di una concezione cristiana della vita molto più radicata che in altri Paesi sedicenti cattolici. Del successo della raccolta firme che hanno realizzato abbiamo scritto qui.
Ora hanno prodotto un video che ci sembra molto bello.
Repeal kills vuol dire “l’ abrogazione uccide” : hanno intitolato così il video spot che invita a “vedere la realtà dietro lo slogan“. Il filmato è stato realizzato da Youth Defence , la più grande e più attiva organizzazione pro vita in Irlanda.
E così, alla campagna “Repeal the 8” Youth Defence ha risposto con “Save the 8”. Molto efficacemente essi associano la parola “abrogazione” – in questo contesto – alla parola “discriminazione”. Così come in passato le parole “segregazione” e “soluzione finale” sono state usate per discriminare delle intere categorie di persone.
« Quando si sente lo slogan ‘abrogare l’8,’ sapete davvero cosa significa? Significa accesso illimitato all’aborto su richiesta, l’aborto, per qualsiasi motivo, in tutti i nove mesi di gravidanza », afferma la voce narrante.
« ‘Abrogazione’ significa discriminazione. [...] ‘Abrogazione’ significa calpestare il diritto alla vita da un altro essere umano. ‘Abrogazione’ uccide», aggiunge.
Come è stato fatto in ogni giurisdizione in tutto il mondo, parole come ‘abrogazione’ e ‘scelta’ sono state utilizzate dalla neolingua per mascherare la realtà dell’aborto. Gli eufemismi era in voga anche per giustificare la schiavitù, il genocidio e le altre violazioni dei diritti civili. Col filmato l’inganno si svela.
Il tasso di abortività è del 21 per cento in Gran Bretagna, con il 90 per cento dei bambini con sindrome di Down annullati; il 40% in Svezia ... #RepealKills “.
A questo link potete vedere per il momento il filmato in Inglese. Appena potremo e se potremo provvederemo a sottotitolarlo in Italiano.
Redazione
Fonte: Lifesitenews.com