Lo scorso 11 aprile si sono tenute in contemporanea due manifestazioni contro la legge 194, che ha legalizzato l’aborto in Italia nel 1978.
Le manifestazioni sono state organizzate dal Comitato No 194, che è convinto assertore che il modo più efficace per combattere l’aborto sia chiedere l’abrogazione della 194 per via referendaria.
“Una legge ingiusta non è legge”: la legge positiva, infatti, dovrebbe ricalcare la legge naturale. Una legge che consente a una madre di sopprimere la vita che ha in seno NON sarà mai una legge giusta, quindi non obbligherà mai in coscienza chi ha consapevolezza dei principi etici.
Ascoltiamo il discorso del Presidente e fondatore del Comitato No 194, avvocato Pietro Guerini, tenuto all’inizio della manifestazione.
E’ interessante la prospettiva di poter raccogliere 800.000 firme e quindi ottenere l’abrogazione della legge senza raggiungere il quorum attualmente previsto.
Vediamo se la modifica della normativa vigente in tal senso andrà in porto.
Sarebbe più problematico, secondo noi, ottenere l’ammissione del referendum da parte di questa Corte Costituzionale.
E’ vero, inoltre, che è impensabile sperare che questo Parlamento agisca contro l’aborto in senso restrittivo.
E’ quindi incontestabile e prioritario l’impegno di tutti, in tutti i contesti, per la diffusione della cultura della vita.
E’ fondamentale dar voce, in ogni contesto, a chi non ha voce. E’ fondamentale scendere in piazza in difesa della vita e dei valori che le ideologie mortifere stanno attaccando da 40 anni e oltre.
Redazione