Il 27 giugno un “Drone per l’Aborto” volerà da Francoforte sull’Oder in Germania fino a Słubice, in Polonia.
Porterà pacchi di pillole abortive, per la “liberazione” delle donne polacche.
La campagna è frutto della collaborazione tra Women on Waves (che porta morte anche dal cielo, oltre che dal mare e dal web, adesso), Cocia Basia, un gruppo pro aborto berlinese, la Feminteka Foundation di Varsavia e il Collettivo informale 8 marzo “Porozumienie kobiet 8 marca”.
Il drone per l’aborto vuole abolire la “discriminazione” sofferta dalle donne polacche: infatti solo in Polonia, Irlanda e Malta l’aborto non è ancora legale, libero e gratuito...
Il drone decollerà alle 11 da “Am Winterhafen”, a Francoforte. L’esatto luogo dell’atterraggio verrà comunicato venerdì. 
I droni sono un’evoluzione iper tecnologica di quelli che una volta erano gli aeroplanini telecomandati: aeromobili a pilotaggio remoto usati di solito a scopo militare (portano bombe. Ora anche pillole abortive). Magari un domani recapiteranno anche posta e pacchi.
Quanto alle pillole abortive, del tipo RU486, che l’OMS dal 2005 ha messo nella lista delle medicine di prima necessità, possono, secondo gli ideatori di questo progetto, essere prese dalle donne da sole, senza necessità della presenza di un medico, dato che hanno lo stesso effetto dell’aborto spontaneo che avviene di solito quando la donna non è in ospedale. Come abbiamo già detto quindi, gli organizzatori del “lieto” evento invitano le donne a recarsi in ospedale dopo aver preso le pillole assassine dichiarando d’aver abortito spontaneamente.
Effetti collaterali dell’assunzione di questi veleni?
Neanche a parlarne. Ogni tanto le donne muoiono, ma la cosa è del tutto trascurabile.
Redazione