Certo, è una strategia abbastanza particolare ma certamente vincente quella posta in essere da Michelle Reimer e dal marito: acquistare cliniche abortive per farne centri di aiuto alla Vita.
Da decenni la coppia si muove sul territorio degli Stati Uniti cercando di subentrare a questi luoghi della morte, tramite contratti di compravendita che lasciano per strada i fautori della cultura della morte o di scongiurarne l’apertura, anche grazie al supporto di militanti pro-life.
L’ultimo edificio in ordine di tempo acquistato si trova nella cittadina di Flathead, nel Montana, dando 90 giorni alla Direttrice Susan Cahill per liberare i locali.
Uguale logica ha già dato ottimi frutti in Tennessee, Ohio e Kansas: la coppia promuove e dirige la trasformazione in centri per le madri oppure, dopo averli acquistati, richiede all’amministrazione locale di modificarne la destinazione d’uso, convertendoli in edifici ad uso abitativo.
Una pazzia? Forse. Ma pur sempre una splendida follia.
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Redazione