Nonostante il drammatico caso della comunità lager del Forteto continui a restare pressoché in sordina, è nato nelle scorse settimane un comitato a sostegno delle vittime degli abusi, chiamato ‘Adesso Basta!! Fermiamo il sistema Forteto’. Il 25 maggio scorso, il comune di Vicchio di Mugello ha visto sfilare un centinaio di persone in corteo per una fiaccolata, una raccolta firme e un appello in sostegno a quanti hanno subito abusi all’interno della comunità fondata da Fiesoli, accusato di maltrattamenti e violenza sessuale. Il processo per i 23 indagati avrà inizio il 4 ottobre prossimo.
Nel documento di intenti del comitato ‘Adesso basta. Fermiamo il sistema Forteto’ si legge che “la condizione drammatica sofferta da molti componenti della Comunità del Forteto è finalmente venuta alla luce. La società civile e gli strumenti di informazione hanno svolto un ruolo positivo ed evolutivo” e auspicano possa essere “l’inizio di una nuova fase di vigilanza e osservanza delle leggi che non deve essere patrimonio di parti ma il sentire morale di tutti gli uomini e donne che indipendentemente dal credo e dagli schieramenti mettono al primo posto il rispetto dei principi fondamentali della convivenza. I sottoscrittori di questo appello si impegnano a promuovere e sostenere tutte quelle iniziative sociali e culturali capaci di mantenere conoscenza e solidarietà verso le vittime del “sistema forteto” affinché simili deviazioni relazionali restino circoscritte a questo folle esperimento.”
Mentre Paolino Messa, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, si chiede in una nota se sia “possibile che in tutti questi anni nessuno ha mai visto e sentito niente? O se hanno visto o sentito perchè non hanno denunciato?”, il PdL regionale ha organizzato un convegno dal titolo “Il Caso Forteto, cronaca di un cortocircuito culturale, politico e giudiziario” per lunedì 3 giugno in una sala del consiglio regionale. L’incontro immaginato in due parti titola emblematicamente: “I fatti: una storia toscana incredibile e atroce” e “Gli antefatti – l’ideologia cattocomunista, il sistema di potere, il silenzio della comunicazione”.
di Shadan Bassiri