Siamo in trepidante attesa della decisione della Corte d’Appello cui hanno fatto ricorso i genitori di Alfie Evans: il bambino inglese che non ha neanche due anni e rischia di morire soffocato, privato del supporto che finora lo ha aiutato a respirare, ucciso dai medici che lo dovrebbero curare e dai giudici che doveìrebbero difendere i diritti dei più deboli.
Come Charlie Gard, il bambino ha una grave malattia invalidante e degenerativa, ma – a differenza di Charlie – con origini misteriose: nessuno ha ancora saputo fare una dignosi.
Come Charlie, Alfie non può verosimilmente guarire. Ma ormai si è dimenticato che “curare” è prendersi cura, il che non necessariamente vuol dire guarire. Se questa è la mentalità andante, tutti i malati di malattie “inguaribili” – ma “curabili” – come il diabete, per esempio, o come le persone asmatiche e quelle affette da disturbi respiratori che girano con la bombola d’ossigeno, sono a rischio eutanasia. E in ultima analisi tutti gli esseri umani sono hanno “la vita“, che per definizione è una “malattia mortale”... Non è accanimento terapeutico aiutare un essere umano a vivere con dignità gli ultimi tempi della sua vita. Alfie svolge le funzioni vitali – come Charlie – da solo: ha solo bisogno di aiuto per respirare.
I genitori di Alfie sostengono che il bambino interagisca con loro e pare che mangi col biberon.
Però i medici dell’ospedale di Liverpool dove è ricoverato e il giudice di primo grado hanno deciso che la sua vita non è degna di essere vissuta e – contro la volontà dei genitori – hanno deciso di terminarlo.
Oggi la Corte d’Appello ha rifiutato la richiesta dei genitori di sospendere l’udienza per consentir loro di consultarsi con i legali circa le prossime mosse da intraprendere.
L’avvocato Stephen Knafler, che difende i genitori di Alfie, ha chiesto un rinvio dell’udienza di due settimane: «per avere un momento opportuno per la riflessione dei genitori».
I giudici hanno detto che l’udienza non è sospesa, ma emetteranno la sentenza più avanti, alla fine dell’esame di tutta la documentazione.
Migliaia di sostenitori hanno donato oltre 75.000 sterline per Alfie e i genitori vorrebbero portare il bambino al Roma o in Germania in strutture che si sono dichiarate disposte a ricoverarlo.
Redazione
Fonte: BBC
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto