L’amore , la sessualità e la natura umana sono oggetto di una radicale destrutturazione da parte di quella cultura sedicente progressista, che si va affermando sempre più prepotentemente, nella società opulenta e decadente dell’Occidente post moderno e relativista.
Renzo Puccetti ha scritto un breve saggio, per Libertà e Persona, che ne mette in luce la sostanza.
Sono solo 5 pagine. Scritte in modo chiaro, vivace, si leggono facilmente. E’ senz’altro una lettura piacevole, anche se la verità che narra è piuttosto amara.
L’autore ha provato a ipotizzare il possibile risultato derivante da certe premesse. Riassumendo i capisaldi del pensiero politicamente corretto, improntato alla mentalità nichilista, libertaria, radicale, materialista ed edonista che caratterizza questa nostra “società liquida”, tira le logiche conseguenze: il breve episodio finale che ha per protagonista l’inquietante signor Daemon Lucyfer (il nome è tutto un programma), è perfettamente coerente con l’antropologia rovesciata che stiamo costruendo – o, meglio, decostruendo.
Se il feto non è persona, il neonato non è persona; se “love is love”, lo Stato deve riconoscere col matrimonio ogni unione in cui ci sia l’amore. Del resto gli psichiatri che contano hanno detto e ribadito che “molte persone con desideri sessuali atipici non hanno alcun disturbo mentale”. E gli esempi che elenca Puccetti sono più che convincenti, in tal senso. Se l’obiezione di coscienza va limitata o impedita in nome della libertà assoluta di alcuni, il signor Daemon Lucyfer avrà pieno titolo per far valere le sue pretese...
Leggete questo documento pdf: da certe premesse si desumono certe logiche conseguenze.
Redazione