04/01/2013

Anche l’America comincia a fare pochi figli

Il tasso di sostituzione scende per la prima volta sotto la soglia minima. La denatalità aumenta negli Stati Uniti. Tra le cause, c’è anche l’aborto.

La popolazione americana è cresciuta del 7,3 per cento in dieci anni, toccando così il livello di crescita demografico più basso della sua storia, secondo solo al decennio 1930-1940, dopo la grande crisi del 1929, quando la popolazione crebbe solo del 7,25 per cento. Sono i dati appena pubblicati dall’agenzia finanziaria americana Bloomberg, secondo cui la crescita attesa si aggirava intorno al 9,7 per cento, calata rapidamente per i numeri molto bassi del periodo compreso tra il 2007 e il 2009.

PERSI 200 MILIARDI DI DOLLARI L’ANNO. Se la crisi economica aggrava la situazione, accentuando la mancanza di prospettive e portando così le coppie a non rischiare di fare un figlio, non si può circoscrivere ad essa la causa di percentuali così basse e insolite per gli Stati Uniti. La mancanza di figli ha un impatto importante sulle risorse finanziarie del paese. A sostenerlo sono due analisi pubblicate dal portale pro-life LifeNews.com, secondo cui 55 milioni di bambini sono stati abortiti negli Stati Uniti dal 1973 (anno della legalizzazione dell’aborto) ad oggi. Secondo l’ufficio censimenti, l’agenzia per la Sicurezza sociale del governo, l’istituto Guttmacher e il Centro statistico di salute nazionale, se l’aborto non fosse mai stato legalizzato ci sarebbero circa 17 milioni di lavoratori in più. Calcolando anche solo il “valore economico” che questi 17 milioni di persone avrebbero portato all’America risulta che gli Usa hanno perso a causa dell’aborto 400 miliardi di dollari, di cui 11 avrebbero contribuito al sostegno del sistema sanitario, in crisi anche per l’aumento dell’attesa di vita senza che a questo corrisponda l’incremento della natalità. Anche il sistema di sicurezza sociale potrebbe contare su 47 milioni di contributi in più. Se sono veri i dati dell’istituto Guttmacher, per cui dal 1975 al 1990 gli aborti in America sono stati circa 24 milioni, tutte persone che oggi sarebbero contribuenti a tutti gli effetti, e tenendo conto che la tassazione media è di circa 8.500 dollari per cittadino, l’economia americana perde 202 miliardi di dollari all’anno.

LA LEGGE E LA MENTALITÀ. Affinché ci sia ricambio generazionale in un paese, il tasso di fertilità deve essere almeno di 2,1 figli per famiglia. Se la media americana non è tra le più scarse, per via dell’immigrazione e di una parte del paese lontana dai grandi centri cittadini che non ha rinunciato ad avere molti figli, oggi il tasso di fertilità ha raggiunto i minimi storici con una media di 2 figli per famiglia. La situazione sta allarmando gli Usa, che non avevano mai avuto un tasso di sostituzione negativo.

di Benedetta Frigerio

 

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