La storia si ripete, sono mesi che l’Associazione No 194 di cui sono Vicepresidente, l’Associazione Mai Nati e la Chiesa di Desio stiamo aspettando una risposta dal Sindaco e dall’assessore Valeria Vinci del comune di Desio circa la richiesta di poter essere avvisati quando avvengono i seppellimenti dei bambini abortiti nel nuovo cimitero cittadino (possibilmente a cadenze fisse) per accompagnare con la preghiera e con la benedizione sacerdotale questi nostri fratelli e che gli stessi vengano tumulati in contenitori di legno e non più nei sacchi dell’immondizia o addirittura dentro i contenitori dei rifiuti speciali ospedalieri come è avvenuto fino ad ora. Nel frattempo però questi seppellimenti continuano ad essere fatti nel nascondimento e nella più totale mancanza di dignità. Durante l’ultimo seppellimento però avvenuto lunedì 11 marzo ’13 provvidenzialmente noi eravamo lì a pregare per questi bambini a cui è stato negato di nascere per mano d’uomo. La dinamica di come è avvenuto il seppellimento ha lasciato in tutti noi presenti un senso di tristezza e di indignazione, infatti il personale del cimitero notando la nostra presenza si sono affrettati con un escavatore a scavare una profonda fossa dentro la quale in brevissimo tempo dall’arrivo del furgoncino dell’ospedale hanno addirittura “lanciato” gli scatoloni dei rifiuti speciali con dentro i Bambini abortiti come fosse immondizia per poi ricoprirli subito di terra, come a voler nascondere nel più breve tempo possibile alla vista delle persone che erano già presenti e di quelle che man mano stavano arrivando una cosa di cui si ha vergogna, una cosa non degna di una società civile.
Io vorrei fare un appello alla coscienza del Sindaco e dell’assessore Valeria Vinci, affinchè ci lascino dare un po’ di dignità ai bambini abortiti almeno nella morte, ricordandogli la frase di Dietrich Bonhoeffer che dice “La dignità di un popolo si misura su ciò che essa fa per i bambini”.
Nel frattempo spero solo che il Signore ci perdoni per tutto il male che abbiamo fatto a questi nostri fratellini più piccoli e indifesi, loro intanto che sono già nelle sue amorevoli braccia staranno sicuramente pregando per i loro genitori, per chi li ha soppressi, per chi non gli ha voluto dare dignità neanche nella morte e per tutti noi che abbiamo avuto paura di nutrire, educare, vestire, delle creatura in più.
di Celsi Giorgio – Vicepresidente Associazione No 194