Quando un anziano parla di una bambina ti aspetteresti pudore, rispetto e tenerezza -soprattutto se della piccola potresti essere nonno o bisnonno.
E’ per questo che una persona normale a sentire quello che invece Andrea Camilleri dichiara nel programma Il tempo che fa di Fabio Fazio rimane, quanto meno, sbigottito.
Incalzato dal conduttore, l’illustre ospite dichiara apertamente la sua ammirazione ed attrazione per la capacità seduttiva delle donne – e fin qui...- ma individua nei due anni di età l’apoteosi della bellezza femminile.
“A due anni le donne raggiungono il massimo della loro bellezza e della loro capacità seduttiva. E’ una seduzione straordinaria per la loro potenza e nello stesso tempo come innocenza. Perderanno il resto della loro vita per ritrovare quel momento.”
Secondo Camilleri il motore di questa forte spinta seduttiva sta nell’innocenza che traspare dalle bambine.
Bambine, appunto. Non donne.
Belle, sì, ma non oggetto di commenti viscidi!
Se una frase analoga fosse stata udita al bancone di un bar frequentato da scaricatori di porto probabilmente il malcapitato oratore avrebbe fatto una brutta fine. Ma evidentemente la prima serata della Rai legittima anche questo genere di uscite, ammantate dallo spessore culturale del Camilleri.
E’ rivoltante sentire un vecchio parlare in questi termini di una bambina: tutti coloro che avranno modo di leggere o, meglio ancora, guardare la faccia del Camilleri mentre illustra puntualmente la sua teoria, potranno farsene un’idea.
Di certo, poi, non possiamo aspettarci una seria lotta alla pedofilia se ammettiamo che vengano esposti candidamente argomenti del genere.
Marika Poletti