Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, in questi giorni deve essere su di giri: come potrebbe esser altrimenti? La sua grande ed unica ragione di vita è sulle prime pagine di tutti i giornali e nell’agenda politica generale.
Anzi: deve esser anche preoccupato. Per le unioni gay si stanno battendo il “democristiano” di Firenze ed il Cavaliere di Arcore, certamente le ultime due persone che si sarebbe aspettato di veder sventolare la bandiera arcobaleno.
Con il rischio di esser superato in corsa, deve schiacciare non tanto l’acceleratore ma mettere il carico da 90 sui margini della decenza.
Arriva così a paragonare la Lombardia all’Africa, luoghi accomunati –a suo dire – da una profonda ristrettezza mentale (ma questi di sinistra non erano terzomondisti?). Non basta. Il colpo da maestro: in risposta alla polemica sorta per la pubblicazione di una foto di due omosessuali che stringono a sé un neonato proprio in sala parto sotto gli occhi persi della madre surrogata –e pagata- per partorire un figlio, Grillini pubblica un post ritraente un bimbo che fa una smorfia dinnanzi a un seno (che secondo lui dovrebbe essere quello materno). Una risposta, esplicitata dallo stesso Grillini, alle dichiarazioni di un’esponente del PD bolognese “la prima cosa che cerca un bambino è il seno della madre”.
Sarebbe interessante sapere dalla sua mamma se e come si alimentava da neonato: magari già con biberon arcobaleno.
Redazione