Monito del presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco contro eutanasia ed aborto, proposti da alcuni con “motivi umanitari a parole” ma cercati “temo, a volte, per motivi economici”.
L’arcivescovo di Genova ha rivolto il monito commentando il Messaggio per la giornata della pace di Papa Benedetto XVI. Parlando nella chiesa dell’Annunziata, il porporato ha domandato: “quale garanzia ci puo’ essere se uno Stato non rispetta, non promuove, non accoglie, non difende la vita, soprattutto la piu’ fragile e debole, anche quella vita che non ha neppure il volto, neppure la voce per imporre se’ stessa ed il proprio diritto oppure se quella vita non ha piu’ la voce perche’ l’ha persa, in uno stato di incoscienza, di infermita’ mentale?”.
Bagnasco non cita mai direttamente i termini eutanasia ed aborto ma, sottolinea lo stesso porporato, “e’ evidente a chi pensiamo”. Quali garanzie, domanda ancora il card. Bagnasco “se la comunita’, non e’ in grado di accogliere, non vuole accogliere, per motivi anche i piu’ umanitari a parole, in realta’ temo, a volte, per motivi economici”. Quali garanzie “se non e’ in grado di accogliere la vita nella fase piu’
ultima?”.
“Parliamo spesso degli ultimi – ha proseguito il cardinale – ma gli ultimi degli ultimi sono coloro che non possono opporre agli altri neppure la presenza, neppure un volto, tanto meno la voce”.
“Una societa’ siffatta – ha detto ancora Bagnasco – che garanzie potra’ dare di difendere, accogliere, sostenere, promuovere, anche con grandi sacrifici tutte le altre fragilita’ della vita umana?”. “Se il cuore della societa’ non e’ abbastanza grande e sensibile da commuoversi di fronte a queste situazioni ultime della fragilita’ umana, e non le accoglie perche’ dice di dover pensare alle altre fragilita’, c’e’ un circolo che non si puo’ spezzare” ha concluso.
Fonte: Rai News24