03/03/2016

Bambini nel mirino della dittatura del relativismo

Debora Serracchiani (vice segretaria del PD), ha dichiarato: “Sui diritti civili indubbiamente, anche dal punto di vista culturale, c’è stato un passaggio in avanti straordinario, ma è solo il primo passo, non è un punto di arrivo, il percorso è ancora lungo e la prossima settimana si parte con il ddl adozioni, adozioni per tutti sia chiaro.

Noi non possiamo pensare solo all’economia, alla crescita – ha aggiunto Serracchiani – ma abbiamo il dovere di pensare anche alla crescita morale di questo Paese, attraverso l’allargamento dei diritti sociali, la politica deve dare le risposte non può cambiare con il photoshop la fotografia”.

Si tratta di “crescita morale” il permettere che i bambini subiscano violenza mascherata da “tanto amore” e da “diritti civili”?

Leggano, la Serracchiani e tutti quelli che la pensano come lei, le testimonianze di quelli che sono cresciuti in ‘famiglie’ omogenitoriali. Se non cambiano parere circa la valenza morale del matrimonio e delle adozioni gay, vuol dire che sono davvero, gravemente, accecati dall’ideologia mortifera che ci avvelena.

Su Tempi.it  sono state riportate in italiano alcune delle testimonianze lasciate sul blog di Oscar Robert Lopez: Bronagh Cassidy, Dawn Stefanowicz, Rivka Edelman, Jeremy Deck, Suzanne Cook, oltre allo stesso Lopez, sono i nomi di coloro che hanno lasciato apertamente il segno del dolore e del profondo disagio che hanno vissuto con ‘due mamme’ o ‘due papà’. Tutti esprimono la sofferenza per la violenza subita: la privazione di uno dei due genitori. La mancanza di una figura di riferimento maschile o femminile, e  – a differenza degli orfani o dei bambini abbandonati da uno dei due genitori – la negazione di un lutto da poter elaborare.

E non basta. Ci sono molte testimonianze anonime. Perché? Perché coloro che fanno “coming out” in questo campo, coloro che esternano e rivelano il loro dolore da adulti vengono perseguitati, dalla lobby LGBT  così come, da bambini, venivano rimproverati dai ‘genitori’ che pretendevano che a loro non mancasse la mamma o il papà.

Violenza sui bambini e bullismo sugli adulti: è questo il “progresso morale e culturale” che vogliono la Debora Serracchiani e quelli come lei?

Francesca Romana Poleggi

 

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