«Lepore si è dato appuntamento con altri sindaci di sinistra per capire, di fatto, come aggirare il divieto del governo di registrare le coppie arcobaleno omologate all’estero insieme ai bambini, spesso nati con utero in affitto. Prima di tutto trovo curioso come si preoccupi di aggirare un divieto che a Bologna abbiamo sempre rispettato, perché mi risulta che già prima i bambini che le coppie gay volevano registrare come loro non venivano registrati per entrambi a Bologna. Quindi Lepore si preoccupa di aggirare una regola che rispettava anche quando non c’era». Lo dichiara Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega a Bologna, alla luce dell’incontro telematico tra Lepore e altri sindaci di sinistra.
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«In ogni caso - prosegue Di Benedetto - noto che il Sindaco continua a interessarsi di temi che non gli competono. La città è ogni giorno sempre più paralizzata e il costo della vita è sempre più alto. Gli affitti sono ormai insostenibili per tante famiglie, anche grazie a un piano urbanistico firmato dalla sinistra. La zona universitaria è come sempre nel caos, tra degrado e insicurezza. In ultimo si sono aggiunti gli ecocriminali, per cui non ha speso parole di condanna. Ma è il Sindaco di Bologna o un candidato in campagna elettorale per qualcosa? E perché si preoccupa così tanto di sostenere posizioni che considerano i bambini come oggetti di cui disporre e così poco delle famiglie di Bologna?» conclude Di Benedetto.