11/08/2014

Buenos Aires – La squadra della morte contro l’obiezione di coscienza

La squadra “volante della morte” o, prendendo il nome del corso di formazione a cui i membri si sono sottoposti, della “matanza”.

Nella provincia di Bueon Aires, per rispondere alla cosiddetta -ma mai provata- emergenza “obiettori di coscienza “, il Ministro della salute locale ha deciso di attivare un gruppo di medici che possono girare su tutti gli ospedali di competenza per praticare l’aborto.

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L’ultima novità viene dall’Argentina, ad esser precisi da Buenos Aires. Si tratta della squadra mobile anti obiettori di coscienza, una specie di volante per il pronto intervento dell’aborto legale. La pensata è del dott. Alexander Collie, ministro della salute della Provincia, che ha detto di voler contribuire a rimuovere gli ostacoli all’accesso dei servizi sanitari. «Se tutti i medici di un ospedale provinciale faranno obiezione di coscienza – dice il ministro – cioè se si rifiutano di effettuare un aborto legale, ci penserà la squadra mobile», che si preoccuperà di praticare aborti a donne fino a 12 settimane di gestazione.

L’Arcivescovo di La Plata non ha fatto passare molto tempo per dire la sua su questa trovata più degna di un fumetto che non della realtà. Mons. Hector Aguer ha sottolineato che il diritto “democratico e umano” all’obiezione di coscienza non può essere considerato un “ostacolo”, né si può considerare “attenzione alla salute” un’azione che è diretta ad eliminare una vita umana. Con ciò ha ribadito la dottrina della Chiesa che è quella per cui «l’aborto procurato è l’uccisione deliberata e diretta, comunque sia eseguita, di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza, compresa tra il concepimento e la nascita». Per questo, ha sottolineato l’Arcivescovo, «tutti i diritti devono essere rispettati», ma non esiste nessun diritto all’aborto. Semmai c’è il diritto a dissentire – conclude – da «leggi inique, cioè ingiuste, contrarie all’uguaglianza».

Il Ministro, invece, ritiene di aver trovato la strada per metter fine a tutte gli ostacoli che i medici obiettori fanno insorgere con il loro comportamento. Così ha detto annunciando la creazione di questa specie di pronto intervento mobile, annuncio che è stato dato lo scorso 4 agosto durante un corso di formazione universitario per ostetrici e ginecologi, dal nome quantomeno sinistro: La Matanza.

 

Per il Ministro non esiste il problema : ritiene di chiudere definitivamente la questione con la task force “aborto volante”.

Questa “squadra speciale aborto” potrebbe essere paragonata agli squadroni della morte che vari regimi totalitari hanno predisposto per eliminare avversari e non allineati. Con una differenza. Mentre le squadracce che hanno spalleggiato vari regimi agiscono palesemente con autoritarismo e violenza, la squadra per l’aborto volante agisce per la “salute”, anzi per il “diritto alla salute”.

A questo proposito l’Arcivescovo di La Plata fa una precisa citazione di S. Giovanni XXIII, tratta dalla celebre enciclica Pacem in Terris (1963): «L’autorità è postulata dall’ordine morale e deriva da Dio. Qualora pertanto le sue leggi o autorizzazioni siano in contrasto con quell’ordine, e quindi in contrasto con la volontà di Dio, esse non hanno forza di obbligare la coscienza, poiché “bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”; (At 5,29) in tal caso, anzi, l’autorità cessa di essere tale e degenera in sopruso».

Nei fumetti di solito, quando ci sono ingiustizie, entra in scena l’eroe che fa il vendicatore mascherato. L’affermazione della legge naturale certamente non ha bisogno di punitori, semmai di persone che siano testimoni della bellezza della vita e della famiglia, custodi di un’autentica affettività e sessualità, capaci di piegarsi sulle sofferenze delle donne e degli uomini. Nell’emergenza, per arginare le volanti aborto, predisponiamo un reggimento di angeli accanto ai piccoli nella pancia della mamma.

Lorenzo Bertocchi

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana

 

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