Infiltrazione dell’ideologia gender nelle scuole elementari: ecco cosa sta accadendo a Cagliari.
L’anno scolastico scorso si è concluso con una vittoria dei genitori che, coordinati dall’Associazione Famiglie Numerose, hanno preso coscienza di quanto ai loro figli iscritti alle scuole elementari sarebbe stato proposto sotto forma di educazione alla diversità ed all’orientamento sessuale, indipendentemente dal proprio sesso biologico.
La polemica sul bando che il Comune, tramite la propria Commissione pari opportunità, aveva presentato è finita sulla stampa locale inducendo così molti genitori a rendersi protagonisti di una ferma resistenza.
A nulla sono valse le proteste: a settembre la cooperativa AGEPE -anima del progetto accantonato- si è ripresentata con il Comitato “Se non ora quando”, proponendo un nuovo piano di 230 ore di lezione per l’anno scolastico in corso sul tema “Alla scoperta della differenza” a cui il Comune ha destinato 8.500€. Progetto leggermente edulcorato rispetto a quello del 2013 ma contenente i medesimi concetti, come testimoniato anche da alcuni docenti che hanno preso parte ai relativi corsi di programmazione.
Eugenio Lao, coordinatore dell’Associazione Famiglie Numerose, intende riproporre una strategia ostruzionistica contro l’applicazione di questo novellato progetto partendo dal basilare principio che nessuno si può permettere di fare esperimenti sui bambini, utilizzandoli alla stregua di cavie da laboratorio.
“Non c’è più nessuno che rappresenti la famiglia?” si interroga Lao. “Bene, si deve rappresentare da sé, tornando a educare senza deleghe. E stando in tutti gli ambiti, scolastici, associativi, economici e politici.”
Redazione