Ve lo diciamo così, in modo brutale, così com’è la realtà dei fatti che si va profilando in California dove è stato approvato un disegno di legge che riduce le pene per il sesso orale e anale con «minori consenzienti» («willing minor»). L’unico “limite”, se così si può definire, è che tra l’adulto e il ragazzino ci sia una differenza massima di dieci anni.
E non si tratta di fakenews, anche se a leggere simili notizie non ci si crede, ma del progetto di legge del Senato dello Stato della California, come riporta Breitbart News Network che «esenterebbe dall’obbligo di registrazione» come sex offender («molestatore sessuale») «una persona condannata per determinati reati che coinvolgono minori se la persona non ha più di 10 anni in più del minore». Dunque, grazie a questa misura, un giudice potrebbe anche non accusare e dunque non processare nemmeno un adulto che fa sesso orale o anale con un bambino, in quanto pedofilo e molestatore, semplicemente a condizione che tale persona abbia una differenza di dieci anni con la vittima. Quindi ci ritroveremo di fronte al probabile scenario di ragazzini di 14 anni che hanno un rapporto omoerotico con uomini di 24 anni. Una prospettiva terribile denunciata anche dal senatore Pillon che sul suo profilo facebook scrive: “Le associazioni LGBT, che hanno pressato per la modifica legislativa, parlano di grande conquista sociale e di fine delle discriminazioni...
In California hanno cominciato con la legalizzazione dell'utero in affitto e con il gender nelle scuole. E ora ecco la legge Wiener. Vi dice nulla?”
Insomma un grido dall’allarme che da tempo anche le associazioni familiari vanno lanciando, perché quando si cominciano a levare i paletti, i limiti morali, stigmatizzati come “tabù”, anche attraverso disegni di legge ad hoc che vengono favoriti e approvati tramite il cavallo di Troia della non discriminazione, inevitabilmente la diga della condotta etica straripa e riparare ai danni può diventare drammaticamente tardivo e inutile.