E’ passato oltre un anno da quel 25 novembre 2023, quando decine di manifestanti - soprattutto giovani - hanno assaltato la sede di Pro Vita & Famiglia, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, tentando addirittura di devastarla e metterla a fuoco, con il lancio anche di un ordigno che solo per caso non è esploso. La volontà del gesto - e delle rivendicazioni successive - era chiara: tapparci la bocca. Farci smettere con la nostra missione.
Quei giovani facinorosi avevano nei loro sguardi tanta rabbia, confusione, ideologia. Un odio che bruciava proprio come le fiamme che volevano scatenare contro di noi. Ma chi e cosa li ha portati a questo? Chi ha tolto a questi ragazzi la speranza di credere nella bellezza della vita, della famiglia e della verità? Chi li ha inondati di ideologie mortifere, riempiendo i loro cuori di paura, disprezzo per sé stessi e per gli altri? Quei giovani non erano solo aggressori, ma anche vittime di una società che trasmette loro messaggi tossici contro la vita, la famiglia e la libertà.
La loro violenza, infatti, non è nata dal nulla, ma è stata coltivata e alimentata da una cultura che confonde il bene con il male e la verità con la menzogna. E noi di Pro Vita & Famiglia? Abbiamo fatto abbastanza per offrire loro un messaggio diverso? Abbiamo lottato a sufficienza per far arrivare loro una verità più forte di quelle menzogne? Riusciremo a farlo a sufficienza in futuro? Ebbene, proprio in prospettiva futura siamo consapevoli che, se non saremo in grado di aprire loro gli occhi con l’amore della verità, saranno ancora più numerosi, ancora più persi e ancora più decisi a distruggere tutto ciò che è buono e vero. Ecco perché è fondamentale per noi ricevere donazioni, perché donando, infatti, potrete darci la forza di continuare questa missione, in particolare per aprire gli occhi a migliaia di ragazzi sulle menzogne dell’ideologia gender e sui veri rischi della transizione di genere, ma non solo. . .
Le campagne per la Vita
Dopo quel tristemente famoso attacco, abbiamo deciso di realizzare tutta una serie di campagne, iniziative, proposte, attività in tutto l’arco di questo 2024 che sta giungendo alla fine.
Innanzitutto da gennaio 2024 è partita la campagna “Semplicemente Umano”, per promuovere l'umanità del concepito. Il via ufficiale con la Conferenza Stampa del 25 gennaio 2024, con anche la presentazione di un Sondaggio nazionale commissionato a Noto Sondaggi. A fine gennaio 2024, invece, sono partite le affissioni prima a Roma e poi nelle principali città italiane, con il messaggio “9 biologi su 10 mi riconoscono come un essere umano. E tu?” e l’immagine di un embrione. A seguito di conferenza stampa e affissioni è partita anche una petizione popolare, per chiedere il riconoscimento giuridico dell'umanità del concepito.
Il 1° marzo 2024, invece, in occasione della Giornata Internazionale contro le Discriminazioni siamo scesi in piazza a Roma, davanti al Pantheon, con un flash mob per dire basta alle discriminazioni contro i bambini nel grembo materno. Durante l'iniziativa, infatti, sono state esposte decine di immagini di embrioni, ognuno con un nome (Matteo, Maria, Sofia, Davide, Chiara, Giulia, ecc.), ognuna con un messaggio di denuncia contro le discriminazioni, la mancanza di futuro e la mancanza di tutela della vita che i nascituri subiscono ancora oggi in Italia.
Sempre a marzo 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Donna dell'8 marzo, una serie di camion-vela con il messaggio "Non Una Di Meno. . . ma per davvero" hanno interessato la città di Roma. Nello stesso giorno, poi, sempre a Roma e a Milano siamo scesi in piazza - davanti alle ambasciate francesi - con un flash-mob per denunciare la deriva disumana e abortista della Francia di Emmanuel Macron che ha inserito in Costituzione il presunto diritto ad abortire.
Sempre nel 2024 - nell’arco di diversi mesi - e sempre in favore della Vita nascente, ha preso il via la Campagna “Baby Olivia”, con la quale abbiamo portato in diverse piazze italiane (Roma, Bologna, Ancona e Lucca) un video prodotto nel 2021 da LiveAction che fa vedere un’animazione 3D dettagliata, generata dal computer, che mostra l’evoluzione di una bambina - appunto Olivia - nel grembo materno dal momento del concepimento fino alla nascita, settimana dopo settimana.
E’ inoltre proseguito l’ormai tradizionale appuntamento - più volte durante gli ultimi dodici mesi - con “Un Dono per la Vita”, per la consegna di passeggini, seggiolini auto, culle, pannolini, ciucci e biberon per le mamme e le famiglie che versano in difficoltà economiche o sociali e, sempre per l’aiuto alle mamme, è stata inaugurata “La Casa di Chiara”. Quest’ultimo progetto - in collaborazione con la Fondazione “Il Cuore in una Goccia” - consiste in una struttura ad hoc per l’accoglienza di mamme - e delle famiglie, compresi altri figli - che hanno bisogno di assistenza e di un luogo dove stare mentre si trovano a Roma per ricevere cure adeguate per le loro gravidanze fragili.
L’impegno europeo
A giugno 2024, invece, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e Pro Vita & Famiglia onlus ha sottoposto ai candidati il proprio manifesto di impegno valoriale, con il risultato di 20 eurodeputati firmatari poi eletti. Il successo europeo ha portato l’associazione a inaugurare, qualche mese dopo, il nuovo Dipartimento “Unione Europea” della Onlus, che si occuperà di monitorare, denunciare e contrastare i progetti normativi e ogni iniziativa promossa dalle istituzioni dell’UE contro la vita, la famiglia e la libertà educativa dei genitori.
Stop gender e il tour di Luka Hein
Come ogni anno, poi, è proseguita la battaglia di Pro Vita & Famiglia per tutelare i bambini, gli adolescenti e la libertà educativa dei genitori, quindi contrastando le derive gender ed Lgbtqia+ nelle scuole di ogni ordine e grado. Il tutto con convegni, incontri di sensibilizzazione, petizioni, con l’aggiornamento costante del Dossier Gender, con il proseguio delle denunce alle scuole che hanno introdotto la Carriera Alias e con la battaglia per bloccare alcune iniziative Lgbt all’interno delle università. Tra queste, per esempio, il vergognoso “Laboratorio per bambin* trans e gender creative” dell’Università di Roma Tre, ma anche i corsi gender e “queer” all’Università di Sassari e all’Università di Torino. Ad ottobre, poi, Pro Vita & Famiglia è riuscita ad organizzare il primo tour mai fatto in Italia per portare la testimonianza diretta di una detransitioner, ovvero di una ragazza che dopo aver avviato un percorso di transizione di genere ha deciso di tornare indietro e di denunciare i rischi e i danni che questa aberrante pratica porta a giovani e giovanissimi. E’ stato infatti questo lo scopo del tour “INGANNATA. Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io” della giovane americana Luka Hein, che si è svolto in varie città d’Italia (Roma, Catania, Palermo, Brescia, Firenze, Rimini e Assisi).
Un anno di vittorie
Il 2024 ha segnato, inoltre, una serie di successi per le iniziative e le battaglie di Pro Vita & Famiglia, rese possibili proprio da chi dona e aiuta l’associazione (CLICCA QUI per donare). A tal proposito da segnalare come a ottobre 2024 sia stato reso reato universale l’utero in affitto, dunque perseguibile anche se e quando commesso da cittadini italiani all’estero. Una battaglia che la onlus perseguiva da diversi anni, la cui conclusione, positiva, è stata resa possibile grazie al voto favorevole del Senato (dopo che la proposta di legge era stata una prima volta approvata dalla Camera a fine 2023). Dopodiché, sempre a ottobre, la onlus si è fortemente battuta - anche con una petizione popolare - per chiedere le dimissioni (poi arrivate) di Francesco Spano da Capo di Gabinetto del neo ministro della Cultura Alessandro Giuli. Spano, infatti, era stato in passato coinvolto in uno scandalo Lgbt dell’Unar ed è un personaggio storicamente vicino alla sinistra e al Partito Democratico, mentre l’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni, proprio nel 2017, si era schierata contro Spano. Un’altra vittoria, inoltre, era arrivata mesi prima - ad aprile - con la chiusura anticipata della mostra Gratia Plena a Carpi, su decisione dell’autore Andrea Salini, mostra che raffigurava il Cristo e la Madonna in contesti sessualmente ambigui tanto da poter essere considerati apertamente blasfemi.
Le petizioni, oltre 330mila firme
Il 2024, infine - ma non per importanza - è stato un anno dove il ruolo di Pro Vita & Famiglia onlus e l’importanza delle azioni degli attivisti e dei lettori della onlus si è vista grazie alle numerose petizioni lanciate. La già citata raccolta firme per tenere fuori gli scandali dell’Unar dal Ministero della Cultura contro la nomina di Spano (quasi 15mila firme); la petizione per le elezioni Regionali in Emilia-Romagna; quella per fermare i finanziamenti dell’UE ai corsi Drag Queen e Lgbt per minori (oltre 26.000 firme); il NO agli atleti uomini nelle competizioni sportive femminili (circa 25.000 firme), per protestare in particolare contro la presenza della pugile algerina Imane Khelif alle Olimpiadi, con altissimi livelli di testosterone nell’organismo. Sempre a proposito di Olimpiadi, un’altra petizione (quasi 20.000 firme) è stata lanciata per denunciare la vergognosa cerimonia di apertura di Parigi 2024 con immagini e rappresentazioni blasfeme e Lgbt.
Un’altra petizione, invece, ha interessato il già citato progetto “Baby Olivia”, per chiedere che sia inserito nel programma di Scienze delle scuole un insegnamento sulle fasi dello sviluppo umano durante la gravidanza (che ha raccolto quasi 15.000 firme) e - sullo stesso tema - ha superato le 38.000 firme la petizione per chiedere il riconoscimento giuridico del concepito, mentre è stata lanciata nelle ultime settimane quella per il riconoscimento del duplice omicidio in caso di uccisione di una donna incinta.
In tema gender, invece, da segnalare la petizione per denunciare le linee guida dell’Oms sulla transizione di genere (oltre 50.000 firme) e quella contro il vergognoso corso gender per bambini “trans” dell’Università di Roma Tre (oltre 45.000 firme). Infine altre petizioni, sia locali che nazionali (sulle Elezioni Europee; sulla blasfemia nell’arte nelle chiese o negli spot pubblicitari; sul treno arcobaleno nella metropolitana di Roma; e su una pubblicità pro utero in affitto sulla Rai), hanno raccolto altre decine di migliaia di firme.
Tutte petizioni che, in totale, hanno raccolto oltre 335.000 firme. Un segnale eloquente di quanto la partecipazione collettiva di sostenitori, attivisti e lettori sia importante per queste battaglie, proprio come la necessità di donare per darci la forza di continuare questa missione.
Nel 2025 vogliamo fare ancora di più
Grazie ai tanti successi ottenuti in questo anno, Pro Vita & Famiglia onlus è consapevole che il 2024 in realtà è stato solo l’inizio di un lungo percorso che può essere molto fruttuoso per la tutela della vita, della famiglia e della libertà educativa. Ecco perché nel 2025 vogliamo fare molto ma molto di più e ciò sarà possibile solo grazie all’aiuto e alle donazioni di chi ci vorrà sostenere. Donando, infatti, potrete darci la forza di continuare questa missione.
In particolare il prossimo anno vogliamo - tra le tante cose - portare Baby Olivia in molte altre piazze italiane, proponendo che venga fatta vedere nelle scuole, coinvolgendo famiglie e comunità; vogliamo far diventare la campagna “Semplicemente umano” un faro di verità per le nuove generazioni; vogliamo proseguire con la nostra missione in Unione Europea, dopo aver inaugurato il “Dipartimento Unione Europea” di Pro Vita & Famiglia.
Vogliamo però, tornando alla nostra Italia, anche trasformare la Manifestazione Nazionale per la Vita in un’onda di speranza capace di coinvolgere sempre più giovani e famiglie e vogliamo aumentare le pressioni al Senato affinché venga approvata una legge che renda l’omicidio di una donna incinta un duplice omicidio.
Vogliamo faro e potremo riuscirci grazie al vostro sostegno! (CLICCA QUI PER DONARE)