Da qualche giorno è uscito un numero speciale di L-Jus, la rivista on line del Centro studi Livatino, dedicata per intero al giudizio di costituzionalità dell’art. 580 cod. pen. cioè alla vicenda Cappato, che è stato fissato il prossimo 23 ottobre e per il quale il Centro studi Livatino ha presentato un atto di intervento.
Con ordinanza del 14 febbraio 2018, la I Corte d’Assise di Milano sospendeva il giudizio di Marco Cappato, imputato per l’agevolazione del suicidio del dj Fabo, poiché ha ritenuto che la Consulta debba decidere se sia incostituzionale l’art. 580 del codice penale, nella parte in cui l’aiuto al suicidio è equiparato alla istigazione al suicidio.
Così recita la norma in questione: «Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni».
Nel giudizio davanti alla Corte d’Assise, in realtà, i pubblici ministeri avevano in via principale domandato l’assoluzione di Cappato per insussistenza del fatto, ma il Giudice per le indagini preliminari di Milano, aveva invece – giustamente – imposto di formulare l’imputazione: anche a noi pare, infatti, che i radicali e Cappato non solo abbiano agevolato il povero dj Fabo nell’attuazione del suo triste proposito, ma che l’abbiano anche rafforzato. Certamente non hanno fatto nulla – basta vedere il clamore mediatico che gli hanno creato intorno – per dissuaderlo.
Il Centro Studi Livatino nel proprio atto di intervento chiede alla Consulta che la questione sia dichiarata inammissibile o, in subordine, manifestamente infondata.
L’atto di intervento del presidente del Centro Studi, prof. avv. Mauro Ronco, e dell’avv. Stefano Nitoglia è sostenuto da altri due distinti atti di intervento, presentati rispettivamente dal Movimento per la Vita e dall’associazione Vita è.
È molto interessante approfondire la questione di diritto sull’ottima rivista L-Jus, che potete leggere cliccando qui: c’è l’ordinanza del 10 luglio 2017 del Giudice per le indagini preliminari di Milano, che ha dato origine al processo, l’ordinanza del 14 febbraio 2018 della I Corte d’Assise di Milano e l’atto di intervento dello stesso Centro Studi. In più, in originale e in esclusiva per L-Jus, testi di approfondimento del prof. Mauro Ronco, per una visione complessiva del tema, della prof.ssa Giovanna Razzano, Professore aggregato di Diritto pubblico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma La Sapienza, del dott. Aldo Rocco Vitale, Dottore di ricerca in Storia e Teoria generale del diritto europeo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata e dei magistrati Giacomo Rocchi, consigliere alla 1^ sezione penale della Corte di Cassazione e Claudio Galoppi, consigliere uscente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Francesca Romana Poleggi