Il numero di gennaio di Notizie ProVita & Famiglia si intitola «C’era una volta un re e la sua bella regina»: una frase che su qualsiasi altro giornale cadrebbe sotto la mannaia della censura del politicamente corretto.
Invece a noi piacciono i re e le regine, perché ciascun uomo e ciascuna donna sono titolari di una dignità regale.
Siamo i “signori del creato”, chiamati a curarlo, custodirlo e preservarlo come luogo massimamente accogliente per crescere, moltiplicarci e migliorare spiritualmente, in un cammino verso la perfezione che non potremo mai raggiungere su questa Terra, ma che non dobbiamo mai stancarci di perseguire.
Ciò vale a livello individuale, personale, ma vale anche a livello sociale, considerando che il genere umano nel suo complesso dovrebbe aspirare a quel progresso spirituale che significa davvero “andare avanti”, per fare del bene e diventare migliori. Seguiamo quindi l’esempio di tutti coloro che vivono e muoiono per un bene più grande, che si adoperano, a costo di sacrifici personali, per il prossimo.
Questo è il nostro compito, il nostro dovere, nonostante che tutto sembri davvero andare al rovescio: il nichilismo relativista di cui è impregnata la “cultura della morte” sta destrutturando l’essere umano, maschio e femmina, con quel “progressismo” che è tutt’altro che crescita umana, morale e spirituale: lo sappiamo.
Cominciamo, allora, questo 2024 con un rinnovato slancio nel voler tenacemente raddrizzare questo mondo al contrario che mai accetteremo passivamente, rassegnati alla rivoluzione antropologica in atto.
Un nuovo anno è una nuova sfida, una nuova speranza, un nuovo impegno nella promozione dei valori che ci fanno davvero umani, cioè re, sacerdoti, profeti e anche guerrieri.
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