12/05/2021

Chi si oppone al ddl Zan viene sempre etichettato come “il male”. Anche a livello europeo. Il commento dell’eurodeputata Alessandra Basso

Il dibattito sul disegno di legge Zan sull’omotransfobia non si arresta e, dopo il monologo a senso unico di Fedez durante il Concertone del primo maggio a Roma, qualche giorno fa è andata in scena una manifestazione a sostengo del ddl a Milano. Sul tema Pro Vita & Famiglia è ha voluto sentire, a distanza di giorni, il commento dell’onorevole Alessandra Basso, eurodeputato a Bruxelles per la Lega, anche in merito a recenti pressioni provenienti proprio dall’Europa.

 

Onorevole Basso, continua a far discutere - anche a distanza di giorni - la questione Fedez/Concertone. Qual è stata la sua prima impressione nel sentire il suo monologo?

«Di aver sbagliato canale o epoca storica. Stavo assistendo a un comizio di propaganda politica in un canale pubblico, durante un servizio pubblico, da parte di un cantante che in quel momento era pagato dalla televisione pubblica per cantare, non per altro. È stato semplicemente vergognoso. Coi nostri soldi è stato attaccato il primo partito d’Italia, la LEGA e i suoi rappresentanti, tra cui l’on. Andrea Ostellari, che tanto sta facendo per il nostro paese. Inoltre, si è fatto un uso strumentale di uno spazio dedicato ad altro per promuovere una legge liberticida e ingiusta che poco ha a che fare con la lotta alle discriminazioni ma tanto con l’imposizione di una visione del mondo ideologica attraverso lo strumento legislativo»

Sono stati sferrati attacchi mirati a molti personaggi della politica e non. In molti hanno parlato di assenza di un contraddittorio.

«E hanno ragione. Per questo ho parlato di comizio elettorale. Non era un dibattito pubblico, un confronto tra opinioni, che potrebbe essere anche utile per mostrare agli italiani le ragioni di entrambe le parti e dare anche a loro l’occasione di entrare davvero nel merito di questa legge. Si è trattata di pura propaganda»   .

Ovviamente il fulcro della questione è sempre il ddl Zan. Perché, secondo lei, ogni volta chi è contrario viene etichettato come “discriminatorio” e “omofobi” senza avere spazio, soprattutto nella tv pubblica, per portare avanti le proprie ragioni. Dove è finito il dibattito democratico?

«A oggi è osteggiato dalle stesse forze politiche che si professano come autenticamente democratiche e si auto-incoronano come i veri difensori della democrazia. In realtà, attraverso una propaganda da regime, esse cercano di condizionare gli italiani convincendoli della bontà di una legge, il cui contenuto si guardano bene dal far conoscere, che ha lo scopo di portare avanti strumenti liberticidi e impositivi di censura che di democratico non hanno nulla».

Un’ultima domanda sul versante europeo. Recentemente l’intergruppo Lgbti al Parlamento europeo si è espresso facendo pressione all’Italia per far approvare la legge Zan. Cosa ne pensa? Ci sono interessi particolare a livello comunitario?

«A livello europeo, come sempre, tutto ciò che è propaganda lgbt è ben accetto. Il ddl Zan è sicuramente ben visto, anche perché si allinea perfettamente con tutta una serie di proposte, idee malsane o provvedimenti ideologici che emergono ogni giorno, in ogni sede, su ogni tema. Al Parlamento Europeo, di fatto, siamo al fronte. Ogni giorno siamo chiamati ad affrontare nuove insidie e nuovi modi di portare avanti quelle stesse istanze che oggi ritroviamo anche nel ddl Zan. Facciamo e faremo di tutto per evitare che proposte ideologiche come quella prevalgano. Detto ciò, voglio ringraziare anche voi, per tutta l'attività culturale e di informazione che fate. Il vostro lavoro è fondamentale quanto il nostro per evitare che prevalga in Italia e in Europa una visione ideologica della realtà che ha in odio la famiglia e vuole fare di tutto per smantellarla»




FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE CONTRO IL DDL ZAN PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.