Si chiama Citomegalovirus, un nome difficile per un virus molto comune e nemmeno tanto pericoloso. Tutti infatti siamo in grado di difenderci dal suo attacco… a meno che non siamo donne in gravidanza! In quello stato particolare, infatti, il CMV potrebbe passare al bambino il quale non ha ancora sviluppato gli anticorpi adatti e ricavarne danni molto gravi, tra cui ritardi mentali, sordità, ciecità.
Normalmente, quando questa infezione attacca il feto, i medici non vedono altra via d’uscita se non l’aborto preventivo ma forse una soluzione alternativa esiste. Prima di tutto la prevenzione, che non è difficilissima: basta seguire attentamente le più elementari regole di igiene del corpo, basta farsi controllare con un’analisi del sangue e verificare l’attività degli anticorpi. Solitamente se gli anticorpi IgG sono negativi significa che è in atto l’infezione più acuta e che può già aver colpito il feto. Ma in caso di infezione lieve si può ancora intervenire senza bisogno di aborto.
Si tratta di una terapia a base di immunoglobuline specifiche che riesce a fermare l’infezione prima che causi danni gravi al bambino, come può testimoniare Giada Benetton oggi che la sua terza figlia, infettata a suo tempo in gravidanza, è viva e sta bene! Lei stessa però riconosce quanto siano costose queste terapie e come solo alcuni, i più ricchi, possano permettersele. Sarebbe il caso di “avvicinare” questa speranza anche alle mamme meno abbienti, in modo che non siano costrette a fare la drammatica scelta dell’aborto. Esiste comunque un sito che permette di tenersi informati su questa e altre terapie per prevenire problemi così gravi. Basta cliccare su: www.osservatoriomalattierare.it